A distanza di quasi un mese dalla tragedia che ha colpito i residenti di via Francesco Crispi 111, dove per il crollo della palazzina è morta una persona e tre sono rimaste gravemente ferite, riapre al traffico parte della strada interdetta alla circolazione.
Il tratto riaperto è quello compreso tra via Archimede e via D’Amico. La direzione della Polizia Urbana, visto il parere della direzione Protezione Civile, ha disposto l’istituzione di provvedimenti temporanei di circolazione, in particolare su via Crispi nel tratto tra le vie Archimede e D’Amico.
I veicoli dovranno procedere alla velocità massima di 10 km /h, é interdetto il transito ai veicoli di tonnellaggio superiore a 3.5 ed è istituito il divieto di fermata.
Inoltre all’altezza del civico 99 di via Crispi è stato installato un dosso rallentatore di velocità. Pattuglie di Vigili Urbani saranno in loco per fare scorrere il traffico e assicurare l’osservanza delle disposizioni.
Sul fronte delle indagini, nell’ambito di accertamenti tecnici irripetibili per l’inchiesta sul crollo, la Procura di Catania ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, uno dei sopravvissuti e il negoziante che gli ha venduto una bombola di gas. I reati ipotizzati dal procuratore Carmelo Zuccaro sono disastro e omicidio colposi, per il crollo della palazzina e la morte dell’85enne Agata Strano che abitava al secondo piano.
Il sopravvissuto indagato è il 60enne ricoverato nell’ospedale Civico di Palermo per ustioni sul 15% del corpo, in particolare alle mani e alla testa.
Le indagini della squadra mobile della polizia di Stato puntano ad accertare eventuali responsabilità dirette o indirette nell’esplosione che ha causato una vittima e quattro feriti, due dei quali, l’indagato e una bimba di 10 mesi, in maniera grave. Gli accertamenti, che avranno valore anche come incidente probatorio, si svolgeranno venerdì. La palazzina intanto resta ancora inagibile.
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