“Bisogna elaborare un piano ragionevole di riapertura dell’ospedale di Giarre e conseguentemente del pronto soccorso. Nessuno però attribuisca la volontà di chiudere Giarre al mio governo, che invece, sta affrontando il tema della riapertura”.
Così parlò il presidente della Regione, Rosario Crocetta dopo una riunione con il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Franco Luca, sulla questione dell’ospedale di Giarre, chiuso da tempo, e sul flusso di pazienti che si è inevitabilmente riversato ad Acireale ed in particolare al pronto soccorso della struttura sanitaria acese.
Crocetta ha annunciato che insieme all’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, organizzerà la prossima settimana un vertice a Palermo in cui si discuterà una rivisitazione del piano “che sia in grado di rispondere a una distribuzione più razionale dei servizi e dei posti letto nel Catanese con una risposta di maggiore prossimità alle esigenze di salute dei cittadini”.
Il caso dell’ospedale di Giarre è da tempo al centro del dibattito politico. L’ex sindaco Roberto Bonaccorso, ad esempio, fu protagonista di un’occupazione per chiedere che la struttura fosse dotata di risorse e mezzi adeguati: dal pronto soccorso alle ambulanze all’organizzazione dei reparti.
Nella cittadina ionica sono in programma le elezioni amministrative e soprattutto su facebook c’è chi contesta le dichiarazioni ‘ad orologeria’ di Crocetta: “Perché un cittadino di Giarre dovrebbe credervi visto che la notizia esce a 13 giorni dalle elezioni?”, scrive Andrea.
“Perché illudere le persone di Giarre con queste baggianate: prima contribuite per la chiusura e poi parla di riapertura…”, segnala Manuela. Ed i commenti sono quasi tutti dello stesso tenore con i giarresi che rivendicando il diritto alla salute rimarcano la necessità di tenere fuori dalla campagna elettorale la questione ospedale.
effelle
Commenta con Facebook