Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha convocato per domani, martedì 25 luglio, un tavolo al Mit per affrontare il dossier dell’aeroporto di Catania. Sono stati invitati enti ed associazioni interessati. Così una nota del ministero Infrastrutture e trasporti.
“Dopo quasi dieci giorni dall’incendio all’aeroporto di Catania, finalmente il ministro Salvini ha convocato il tavolo con tutti i soggetti interessati. Bene, ma non si poteva fare prima?”. Lo chiede la coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita. “Sono stati giorni interminabili tra disagi, tira e molla, notizie contraddittorie. Non si sarebbe potuto risparmiare tutto questo ai viaggiatori intervenendo prima? Per non parlare dell’imbarazzante rimpallo di responsabilità tra Salvini, Urso e il governatore siciliano Schifani. Uno spettacolo di cui avremmo fatto volentieri a meno”, conclude la senatrice Paita.
E’ prevista per domani la nomina dei consulenti tecnici della Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta aperta per incendio doloso sul rogo del 16 luglio scorso nell’aeroporto di Catania.
Il fascicolo, al momento senza ignoti, è stato assegnato dal procuratore Carmelo Zuccaro agli aggiunti Agata Santanocito e Fabio Scavone. I consulenti dovranno eseguire accertamenti anche nella parte del Terminal A ancora sotto sequestro e che riguarda un’area limitata del piano terra e che interessa la zona dei noleggi, un’uscita laterale e una per il punto taxi e parte di un bar. Per tutta la restante parte del Terminal A è stato autorizzato l’accesso dal 20 luglio scorso. Lo stesso giorno la Sac ha avviato le operazioni di bonifica.
“Giornata di caldo eccezionale, con punte di 44 gradi. Ci scusiamo per eventuali rallentamenti nelle operazioni di sbarco e imbarco. I lavoratori che operano nel piazzale aeromobili e sottobordo, dove le temperature sono più alte, sono muniti di cappellino e sono continuamente riforniti di sali minerali e acqua. Dal 17 al 23 luglio sono transitati 264.384 passeggeri, con 1.679 movimenti, con una media di 37.769 passeggeri al giorno. I voli ex Catania sull’aeroporto di Palermo hanno inciso per circa il 20%, compresi i voli nel week end che avevano prenotato gli slot giorni prima. A Palermo ci sono stati in media 30 movimenti ex Catania in più al giorno rispetto ai voli programmati sullo scalo palermitano, con punte di 57 movimenti, cioè una media di 7mila passeggeri in più al giorno”. E’ quanto fa sapere la società Gesap che gestisce lo scalo di Palermo.
“Nelle sale imbarchi non sono ancora attivi i nuovi impianti di climatizzazione, che verranno realizzati con i lavori in corso. Ci scusiamo per il disagio. L’impianto esistente non riesce a garantire la climatizzazione delle aree, anche in ragione dell’enorme flusso di passeggeri che stazionano in sala in attesa dell’imbarco – aggiungono dalla società – Situazione aggravata dai ritardi accumulatisi alle partenze a seguito dell’emergenza Catania. L’area imbarchi del terzo livello sarà ampliata entro il 15 agosto con l’apertura di parte dell’avancorpo, area dotata di nuovo impianto di climatizzazione. Inoltre, sono stati posizioni alcuni grandi raffrescatori d’aria portatili, e o resto ne saranno installati altri, che hanno lievemente integrato aria fresca in alcuni punti delle sale imbarchi. Diminuiscono anche i bagagli da riassegnare, squadre notturne e diurne stanno provvedendo a smaltire le pratiche. Da pochi giorni c’è anche la possibilità di rivolgersi allo sportello l&f situato in sala arrivi e rivolgersi all personale Gh per essere scortati fin dentro la sala ritiro bagagli per il riconoscimento e la riconsegna dei bagagli”.
“Catania è al collasso. Preoccupano le condizioni dell’aeroporto Fontanarossa, mentre la città è senz’acqua né luce, per gli atavici problemi idrici e il black out alla rete elettrica. L’incapacità di far fronte ad annosi problemi strutturali o ad emergenze, prevedibili ed evitabili se ci fosse una seria programmazione, sono la plastica rappresentazione del fallimento delle classi dirigenti locali e nazionali.” Lo dichiara l’eurodeputato Dino Giarrusso.
“La destra governa Comune, Regione e nazione: è questa l’attenzione che avete per Catania? Non provate vergogna? Le immagini dei bar chiusi, dei B&B abbandonati a se stessi e dei catanesi che riempiono le taniche alle fontanelle pubbliche fanno il giro del mondo, rischiando di rovinare la reputazione di tutta la Sicilia Orientale, che in questi anni ha saputo raccogliere importanti soddisfazioni dal punto di vista turistico. Urge un cambio di passo, lavorando sulle questioni e non facendo passerelle, perché i catanesi sono veramente stanchi di questo pressappochismo”, conclude.