Sono 457 i positivi scoperti ieri nel corso della giornata di screening di massa sulla popolazione dalla Asp in azione in tutta la Sicilia. Prosegue la campagna di monitoraggio del Coronavirus sulla popolazione organizzata dalla Regione Siciliana in varie città dell’Isola. Ieri sono stati complessivamente 7505 i tamponi rapidi eseguiti e analizzati nei drive-in operativi nei territori di Caltanissetta, Catania, Palermo e Ragusa.
I soggetti positivi individuati e isolati sono stati 457 e adesso verranno sottoposti al tampone molecolare per la conferma del risultato. Complessivamente negli ultimi tre giorni si sono volontariamente sottoposti al test rapido 38.125 cittadini. Oggi sarà operativo anche il sito presso l’area dell’ex Onp in contrada Pizzuta a Siracusa.
“Va ricordato – dice una nota della Regione – che la campagna è destinata alla popolazione scolastica personale docente, non docente, studenti e loro genitori, un target individuato dall’assessorato regionale alla Salute, su suggerimento del Comitato tecnico scientifico. Successivamente verranno selezionate altre categorie di popolazione. L’esperienza, secondo la volontà del governo Musumeci, infatti andrà avanti nelle prossime settimane”. E’’ importante sottolineare, infine, che i tamponi rapidi non vengono inseriti nel bollettino quotidiano reso noto dal ministero della Salute. L’iniziativa della Regione è realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali.
Polemiche da parte dei medici sulla strategia dei tamponi. Va segnalata, hanno detto i presidenti degli Omceo siciliani “una strategia poco chiara sulle modalità di attuazione dei tamponi fatti dai cittadini su base volontaria. Appare quantomeno inefficace dal punto di vista epidemiologico e in controtendenza rispetto alla strategia nazionale, che invece prevede un’esecuzione mirata dei tamponi a soggetti e a gruppi di popolazione a rischio, emarginando in questo modo il ruolo dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta, degli specialisti ambulatoriali e dei dirigenti medici delle ASP, tutte figure cardine dell’assistenza territoriale”.
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