Palazzo degli Elefanti sarà un hub vaccinale nei fine settimana. Chi vorrà, dunque, potrà vaccinarsi contro il Covid19 presso la sede del Comune etneo grazie alla nuova iniziativa promossa dal sindaco Salvo Pogliese e dal commissario Covid per l’Asp3 di Catania Pino Liberti. Una iniziativa in linea con le indicazioni dell’assessorato regionale alla Salute, di attivare siti di somministrazione del vaccino più vicini possibile ai cittadini.
Tutti sabati e le domeniche, già a partire dal prossimo week end, 13 e 14 novembre, il Municipio del capoluogo diventerà un “polo vaccinale”, adibito nei locali dell’Urp, al piano terra del palazzo di città, dalle 10 alle 18.
Sarà possibile vaccinarsi senza alcuna prenotazione con una delle tre dosi del vaccino Pfizer somministrate da parte dei medici dell’Asp 3, assistiti dagli informatici per la gestione della piattaforma digitale.
L’iniziativa mira a rafforzare il contrasto al virus e la tutela della salute pubblica.
Palazzo degli Elefanti già hub vaccinale temporaneo
L’hub vaccinale temporaneo a Palazzo degli Elefanti, la cui chiusura è stata più volte prorogata, è diventata un modello per una serie di iniziative di prossimità nelle sei circoscrizioni del comune di Catania, così come nei mercati rionali e negli spazi pubblici affollati.
A luglio 1.800 vaccinati in hub per indigenti
A metà luglio, con circa 1.800 vaccini, Catania si è conferma la prima città in Italia ad avere attivato un vero e proprio hub vaccinale per i cittadini senza fissa dimora e indigenti. Il PalaSpedini ha chiuso un mese di questa iniziativa voluta dalla presidenza della Regione Siciliana e dall’assessorato della Salute, coordinata dall’ufficio del commissario per l’emergenza Covid di Catania, in collaborazione con Comune, Asp, Croce Rossa.
Un’attività intensa pensata per non lasciare indietro nessuno, andare incontro ai più fragili, avvicinare i vaccini alle persone, soprattutto laddove potrebbero sussistere maggiori difficoltà. “Come una catena di montaggio, – commentò per l’occasione il commissario Pino Liberti – è stato un lavoro di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti – che ha dispiegato energie e sinergie, dimostrando la professionalità del personale sanitario (4 medici affiancati da 2 informatici) la capacità di coordinamento delle istituzioni e soprattutto la generosità dei volontari che si sono spesi con totale abnegazione per garantire un servizio risultato efficientissimo, seppure in condizioni non facili, visto anche il caldo del periodo”.
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