Ci sono anche sei denunciati nell’ambito dei controlli anti covid19 in questo primo scorcio di anno da parte dei Nas di Catania. Nei primi 4 mesi dell’anno il bilancio è già notevole in termini di operazioni effettuato nel territorio etneo, tra alimenti scaduti, macellazione clandestina, rifugio veterinario abusivo e persino un anziano abbandonato in una struttura di assistenza.
Ai drive in anticovid in anticipo, 5 denunce
Nel comparto sanitario numerose sono state le verifiche per il contrasto all’emergenza covid19. A seguito dei controlli presso i drive in per tamponi, sono state individuate e denunciate cinque persone che, violando la quarantena domiciliare, si sono presentate in anticipo per l’esecuzione del test, sovraccaricando il sistema organizzativo sanitario con elevato rischio di potenziale contagio. Denunciato anche il custode del cimitero che per accedere al luogo di lavoro esibiva un referto analitico per tampone nasale falsificato. Deferiti inoltre all’Autorità Giudiziaria un infermiere professionale ed un’ostetrica perché trovati in servizio presso un ospedale dell’hinterland etneo, nonostante fossero destinatari di un provvedimento di sospensione dell’Asp in quanto non vaccinati.
Alimenti scaduti
Ad essere evidenziato in particolare il sequestro di migliaia di confezioni di alimenti scaduti, rinvenuti in un deposito dell’hinterland etneo, i quali venivano rietichettati e venduti sottobanco soprattutto con la vendita ambulante. L’operazione, che ha permesso di portare alla luce un congegnato sistema di riciclo di prodotti scaduti provenienti anche da altre provincie siciliane, ha comportato il sequestro di oltre 20 tonnellate di merce pronta per essere reintrodotta sul mercato.
La macellazione clandestina in mezzo ai rifiuti
Nella zona di Acireale invece è stata scoperta un’attività di macellazione clandestina di ovicaprini all’interno di un fondo agricolo utilizzato anche come discarica di rifiuti speciali, i quali venivano bruciati ed interrati insieme agli scarti di macellazione. L’operazione ha comportato il sequestro di decine di capi di bestiame, provenienti abusivamente da altri insediamenti e la chiusura di un rudimentale laboratorio caseario utilizzato per la lavorazione di prodotti lattiero-caseari, in violazione alle più elementari norme igienico-sanitarie.
Altra importante operazione a tutela della filiera alimentare è stata il sequestro di un insediamento zootecnico abusivo in un fondo agricolo di Misterbianco dove venivano allevati suini neri mai sottoposti a controlli per la profilassi sanitaria e mai censiti all’anagrafe zootecnica, con grave rischio di diffusione di malattie infettive. Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti e sequestrati anche numerosi esemplari di fringillidi selvatici, prevalentemente cardellini, catturati illegalmente e tenuti in cattività in gabbie incompatibili con la loro etologia, nonché alcune testuggini non censite al Cites.
Il rifugio veterinario abusivo
Sempre nel settore veterinario è stata condotta un’attività di controllo delle strutture che erogano prestazioni terapeutiche e curative per animali da compagnia e servizi di pronto soccorso veterinario. Nell’hinterland etneo è stato individuato un rifugio sanitario privo di nulla-osta veterinario che, per i trattamenti terapeutici agli animali, utilizzava farmaci veterinari scaduti, prevalentemente antibiotici e vaccini. E’ stato imposto il blocco della movimentazione in entrata ed in uscita degli animali.
Anziano abbandonato
Durante i controlli alle strutture socio-assistenziali per anziani è stato scoperto un caso di abbandono di persone non autosufficienti in una comunità alloggio del giarrese, dove il titolare ospitava gli anziani omettendo la dovuta assistenza medico-infermieristica e socio-ricreativa. Altre importanti attività nel campo della tutela sanitaria sono state: il sequestro, operato presso alcuni centri estetici, di apparecchiature elettromedicali ad uso professionale installate abusivamente sia per l’impiego di applicazioni di termoterapia e crioterapia combinata, che per l’esecuzione di trattamenti fisioterapici e medico-estetici per i quali è prevista una specifica autorizzazione sanitaria e formazione professionale del personale sanitario preposto all’utilizzo.
Prodotti potenzialmente tossici
Diverse le verifiche anche per il contrasto a commercio di prodotti importati, tra i quali giocattoli, ritenuti pericoli alla salute per la tossicità e infiammabilità dei materiali o per il rischio di traumi e ingestioni accidentali. Sono state sequestrate, infatti, presso due grossisti di Acireale e Misterbianco, oltre 1.500 articoli carnevaleschi privi di marchio Ce.
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