Rimodulazione degli orari degli hub, razionalizzazione del personale e campagna di comunicazione mirata per sensibilizzare i medici pediatri. Con l’apertura nel nuovo punto vaccinale di via Pasubio 19 parte una nuova fase della campagna di vaccinazione anti Covid19 a Catania.
Restano operativi gli hub territoriali (Catania, Acireale, Misterbianco, Caltagirone, S. Agata Li Battiati e Bronte), ma vengono ridotti gli orari. Da giorno 1 marzo, dal lunedì al venerdì, apriranno solo di pomeriggio (dalle ore 14 alle ore 20), nel fine settimana soltanto di mattina (dalle ore 8 alle ore 14).
Nel contempo è stata avviata una complessiva razionalizzazione del personale, tenuto conto della riduzione del numero di somministrazioni e del graduale e costante calo dei contagi che, pur restando significativi, non fanno più registrare casi gravi di malattia, a testimonianza che il vaccino offre una buona copertura. Da aggiungere anche i nuovi provvedimenti governativi che hanno introdotto nuove regole per screening, tracciamento e quarantena, riducendo il carico di lavoro.
Il nuovo punto vaccinale di via Pasubio, facilmente raggiungibile anche da chi non ha un proprio mezzo di trasporto, sostituisce di fatto quello allestito al comune di Catania (che chiuderà alle ore 18 di domenica 27).
Dotato di aree per l’accettazione, l’attesa, le anamnesi e le vaccinazioni, il nuovo punto vaccinale sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18. E’, principalmente, pensato per le vaccinazioni dei più piccoli e delle presone con difficoltà di spostamento, ma sarà aperto a tutti.
“Confidiamo molto nella collaborazione dei medici pediatri e dei medici di famiglia – spiega il commissario emergenza Covid, Pino Liberti – è importante proseguire la campagna vaccinale e proteggere i bambini. Nel contempo si punta a vaccinare anche chi, per varie ragioni, non lo ha ancora fatto. Il vaccino funziona e lo testimonia il calo dei ricoveri, ma anche la riduzione dei decessi. E’ evidenziato dai dati. Il nuovo punto vaccinale di via Pasubio, ospitato nell’edificio dove c’è il ‘quartier generale’ dell’emergenza, potrà essere ‘potenziato’ in funzione dell’afflusso che si avrà. Il peggio, a mio avviso, è passato, ma bisogna comunque essere preparati ad ulteriori e imprevedibili mutazioni del virus”.