- Un solo positivo su 130 tamponi eseguiti a Fontanarossa
- Potenziato il servizio controlli dell’area tamponi e assicurata la climatizzazione
- Liberti: “Grazie all’intuizione di Musumeci, Sicilia protetta dai Paesi a forte incidenza endemica“
Funzionari e volontari della Protezione civile presto operativi per potenziare il servizio-controlli dell’area Covid, allocata all’interno del terminal B dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Qui secondo il primo report di oggi a mezzogiorno sono stati 130 i test antigenici, per il 90% obbligatori, effettuati sui passeggeri. Individuato un positivo.
Obiettivo: eliminare elusione dei controlli
“Un doveroso efficientamento disposto al fine di evitare che venga eluso lo screening obbligatorio per i passeggeri provenienti dai Paesi a rischio, secondo l’ordinanza del presidente della Regione che ha avuto l’intuizione – commenta Pino Liberti, commissario ad acta emergenza Covid Catania – di blindare la Sicilia filtrando gli utenti provenienti da Paesi a forte incidenza endemica”.
Sicilia unica regione che ha applicato la misura
“Si tratta dell’unica Regione in Italia ad avere applicato una misura di questo tipo” ha poi aggiunto Liberti, questa mattina in aeroporto per un sopralluogo nell’area dedicata ai tamponi dove oggi si è conclusa l’installazione dei climatizzatori. “Non posso che ringraziare, tra gli altri, l’arch. Arcangelo Ruffino del Dipartimento Regionale della Protezione civile, per l’impegno profuso affinché sia garantito un servizio pienamente funzionante” aggiunge il commissario.
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