Operazione antidroga a Catania: militari dell’Arma hanno passato al setaccio un intero agglomerato del centro storico della città, nel popolare quartiere San Cristoforo, considerato il più redditizio supermarket cittadino per lo spaccio di stupefacenti.
L’attività investigativa ha portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di 29 indagati, emesso dall’Ufficio Gip del Tribunale etneo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia: gli indagati a vario titolo sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina e marijuana per conto di Cosa Nostra.
FOTO E NOMI DELLE 29 PERSONE ARRESTATE
In tutto sono state arrestate 29 persone accusate a vario titolo di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa della famiglia Santapaola-Ercolano: sette erano già in carcere per altra causa, 22 quelle ammanettate la scorsa notte.
L’inchiesta della magistratura è stata avviata nell’ottobre del 2014 e si è conclusa a marzo del 2015. Gli investigatori dei carabinieri hanno ricostruito ogni dettaglio della vendita: una dose di cocaina all’interno della quale vi era 0,3 grammi di principio attivo veniva ceduta per 30 euro, la stecca di marijuana con 3 grammi di piantina essiccata dieci euro.
Lunga la fila degli acquirenti, molti dei quali, nel fine settimana, giungevano a Catania da Messina, Siracusa e Ragusa, a volte anche a bordo di lussuose auto.
E’ questa la ricostruzione del giro di stupefacenti acquistati in Campania e in Calabria e rivenduti al minuto dai Nizza, anzi da Salvatore Nizza, fratello del superlatitante Andrea, tutti uomini fidati della famiglia catanese di Cosa Nostra.
Salvatore spalleggiato dal figlio Dario e da Giuseppe Vinciguerra detto ‘farfalla’ e da Francesco Conte ‘cocaplaia” è riuscito a mettere in piedi il più grande supermarket della droga con un’organizzazione studiata nei minimi dettagli con le figure intermedie, con le vedette stipendiate 70 euro per un turno giornaliero, con i pusher pagati anche 200 euro per la consegna della coca e della marijuana, e una nuova figura quella del lanciatore dalla finestra della sostanza stupefacenti da consegnare agli acquirenti (a proposito una sessantina sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori).
“Uno degli aspetti più rilevanti dell’operazione – ha sottolineato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro – è che la piazza di spaccio più importante di Catania, nel popolare quartiere San Cristoforo è controllata dalla famiglia Nizza cioè di quel gruppo che disponeva di maggiori risorse economiche e altro tipo di risorse nell’ambito del clan Santapaola-Ercolano”.
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