Anche la Dc Nuova di Totò Cuffaro converge sul candidato proposto da Fratelli d’Italia a Catania Enrico Trantino. Sembra più vicino un accordo nel centrodestra con la Lega che potrebbe ottenere varie compensazioni in cambio del ritiro della candidatura di Valeria Sudano.
La posizione ufficiale della Dc
“La Dc ha sempre avuto la convinzione che il valore principale nella coalizione di centrodestra debba essere la sua coesione. Stiamo continuando a lavorare perché questa coesione possa verificarsi in tutti i Comuni in cui si vota.
Prendiamo atto dello sforzo fatto da Fratelli d’Italia nel proporre una candidatura che ci mette nelle condizioni di trovare le ragioni dello stare insieme. L’avvocato Enrico Trantino, per le sue qualità umane politiche e professionali, crediamo sia la persona giusta per far vincere la coalizione e per amministrare la città di Catania.
La DC lo sosterrà con lealtà e convinzione” dice il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro. “Stiamo preparando alcuni temi programmatici che consegneremo al candidato sindaco per portare un contributo alla stesura del programma che presenterà agli elettori”, conclude.
Dell’Utri (Noi con l’Italia) ‘sostegno a Enrico Trantino’
Il partito di Noi con l’Italia, in seguito ad una consultazione interna e dopo un’analisi della situazione territoriale fatta insieme al nostro coordinatore provinciale Marco Forzese, ufficializza il proprio sostegno alla candidatura di Enrico Trantino a sindaco di Catania.
Nei vari incontri con le altre forze del centrodestra abbiamo sempre ribadito l’importanza della massima coesione e della necessità del contributo di tutti per un programma politico in grado di considerare le esigenze del buon governo e di una amministrazione lungimirante e qualificata.
Riconosciamo nella persona di Enrico Trantino le capacita’ politiche e le competenze che servono. Per questo, Noi con l’Italia ne sosterra’ la candidatura a sindaco di Catania’. Massimo Dell’Utri, coordinatore regionale di Noi con l’Italia
L’ipotesi del ticket che non vedrebbe in campo la Sudano
Il nome posto sul tavolo del Centrodestra per Catania, di Enrico Trantino, trova consensi quasi unanimi nella coalizione e potrebbe davvero mettere tutti di nuovo insieme ma dopo il rinvio del tavolo resta il nodo Lega. Il partito di Salvini, già in corso da tempo per Catania con un candidato forte come Valeria Sudano non può semplicemente fare un passo indietro senza che gli alleati mostrino rispetto e offrano compensazioni opportune. Una esigenza politica visto che fino ad ora in Sicilia praticamente la formazione guidata da Annalisa Tardino non ha avuto nulla.
La coalizione attende le consultazioni interne
Proprio in attesa della risposta della Lega la situazione è di stallo. Di fatto la palla torna a Roma. Si aspetta che siano i leader a parlarsi. Tocca a Matteo Salvini sentire personalmente Giorgia Meloni sul caso Catania. Solo dopo arriveranno indicazioni in Sicilia per Catania.
L’idea del ticket
Nasce così in ambienti di Fratelli d’Italia l’idea di un ticket con Trantino candidato sindaco e Valeria Sudano vice sindaco. Una idea che così come viene lanciata nell’agone non può funzionare. Per una ipotesi del genere la Lega dovrà indicare un altra persona
La Sudano non ci starebbe
Se per senso di responsabilità Valeria Sudano sarà costretta a fare un passo indietro su indicazione del suo partito, lo farà, ma in quel caso il suo disimpegno dalla candidatura diretta sarà totale. Appoggio alla coalizione ma senza il suo nome in gioco.
Il non detto a volte urla più forte delle parole. Nella Lega ci sono dirigenti di partito e figure già impegnate nell’amministrazione che potrebbero ricoprire quel ruolo.
Altre compensazioni
Ma le compensazioni da offrire sono anche altre. Gli alleati parlano di diritti di prelazione nella scelta dei candidati da lasciare alla Lega in occasione delle prossime elezioni provinciali che si pensa di riuscire ad indire in autunno (ma forse slitteranno per i tempi di approvazione della nuova legge sulle province) e in occasione delle elezioni europee del prossimo anno. Compensazioni futuribili e questo non piace. La politica, si sa, è volubile e tante cose possono cambiare da qui ad allora.
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