Catania

Corsa al centro nel nome di Sturzo, tutti vogliono i voti della vecchia Dc

La scusa per rivendicare la presenza di quel pezzo di storia nell’album di famiglia è il 106esimo anniversario dell’appello ai “Liberi e Forti” che don Luigi Sturzo lanciò come chiamata alle “armi” della politica per i cattolici.

Da Forza Italia al Pd

Nei giorni in cui si celebra un pezzo fondamentale della storia politica d’Italia e d’Europa, forse addirittura mondiale visto che Sturzo fu precursore anche delle Nazioni unite, tutti cercano di assegnarsi il ruolo di “successore” del padre Nobile.

Così a Caltagirone, al ricordo di quell’anniversario organizzato dalla Fondazione Sturzo, sbarcano Antonio Tajani e Maurizio Gasparri mentre, il giorno prima, sabato 18 gennaio a Milano, ecco comparire i cattolici del Pd convocati dall’ex Ministro Graziano Delrio e benedetti da Romano Prodi.

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Insomma è corsa a cercare di accaparrarsi le simpatie (e dunque in voti) di chi si sente orfano della Dc (e sono tanti) ma anche di chi la c non l’ha conosciuta o quasi ma si sente un moderato di centro e cattolico (e sono ache di più).

Tajani bolla i cattolici Pd “Corrente di partito”

Così da Caltagirone il segretario nazionale di Forza Italia bolla l’iniziativa di Delrio riducendola a corrente interna “E’ una corrente del partito democratico, questo è parte di un partito che non è di ispirazione cristiana. La differenza con noi è che noi siamo una forza di ispirazione cristiana. Il centro già c’è e si chiama Forza Italia e lo abbiamo dimostrato anche con i numeri. Il centrosinistra non esiste più, esiste soltanto la sinistra, tanto che in molti stanno lasciando il Partito democratico. C’è molto velleitarismo. Noi siamo parte del Ppe. Al centro c’è solo spazio per FI che intende occupare quello che il centrosinistra ha abbandonato perché la parola centro è scomparsa” manda a dire Antonio Tajani, da Caltagirone a Graziano .

Don Luigi Sturzo è sempre una guida politica. Noi non possiamo guardare al futuro se non conserviamo gli insegnamenti che abbiamo avuto nel nostro passato. Guai a dimenticare i grandi protagonisti che ci hanno permesso di lavorare per il nostro paese in difesa di alcuni valori, quindi Don Sturzo è un uomo che è di grande attualità. Il suo pensiero, era attuale allora ed attuale è oggi. Quindi credo che debba continuare a essere parte fondamentale del nostro album di famiglia”.

Sturzo nell’album di famiglia di Forza Italia

“Don Luigi Sturzo è sempre una guida politica. Noi non possiamo guardare al futuro se non conserviamo gli insegnamenti che abbiamo avuto nel nostro passato. Guai a dimenticare i grandi protagonisti che ci hanno permesso di lavorare per il nostro paese in difesa di alcuni valori, quindi Don Sturzo è un uomo che è di grande attualità. Il suo pensiero, era attuale allora ed attuale è oggi. Quindi credo che debba continuare a essere parte fondamentale del nostro album di famiglia” aggiunge Tajani.

Partito popolare protagonista in Europa

“Il partito popolare oggi è protagonista della vita Europea quindi l’intuizione di un siciliano, l’appello ai liberi e forti di più di un secolo fa vive nella politica europea. In Italia non c’è il Ppe  ne il Partito popolare di Don Sturzo ma c’è Forza Italia che è nel Partito popolare Europeo che oggi esprime il Presidente del Parlamento Europeo, la Presidente della Commissione Europea. Quindi quelle idee, liberali, cattoliche, antistataliste, credo che oggi siano molto attuali” dice Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato che ricorda come la visione sturziana non era certo di sinistra “A Roma nei primi anni ’50 alle elezioni comunali – racconta – Struzo tentò di aggregare le alternative alla sinistra dell’epoca. Quell’operazione non fu, poi, autorizzata da De Gasperi ma Don Sturzo aveva già intuito una aggregazione di centro destra, alternativa alla sinistra, oltre 40 anni prima che si verificasse con il centrodestra degli anni ’90”.

La data della rinascita

“106 anni sono trascorsi. Il 18 gennaio 1919 e’ la data dell’appello ai liberi e forti di Don Luigi Sturzo. La Commissione provvisoria del Partito Popolare Italiano lanciava l’Appello ai «liberi e forti» rivolto a quanti, «uomini moralmente liberi e socialmente evoluti», erano disposti a impegnarsi a sostenere un progetto politico e sociale per il Paese. Il progetto del popolarismo, del centro sociale, cattolico e liberale nacque quel giorno. Una data fondamentale per la politica e la rinascita democratica del Paese” dice, invece, in una nota Saverio Romano coordinatore politico di Noi Moderati, formazione appena qualche giorno fa entrata ufficialmente nel Ppe

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