Quattro anni di carcere ciascuno per l’ex sindaco di Aci Catena Ascenzio Maesano e per l’ex consigliere comunale di Aci Catena ed ex presidente della commissione Finanza, Orazio Barbagallo.
E’ la sentenza in abbreviato dal giudice dell’udienza preliminare Giuliana Sammartino che ha riconosciuto li ha riconosciuti colpevoli di corruzione. Il giudice ha deciso anche la confisca delle somme che i due avevano depositato , oltre interdizione perpetua dai pubblici uffici e all’incapacità per la durata della pena di “contrarre con la pubblica amministrazione”.
Decisa anche il pagamento di una provvisionale di 40 mila euro per il danno non patrimoniale alle parti civili. In sede di udienza preliminare il sostituto procuratore della Repubblica Tiziana Laudani aveva chiesto per Maesano e Barbagallo rispettivamente a cinque anni e quattro mesi e cinque anni e due mesi per Barbagallo.
Maesano, Barbagallo e l’imprenditore Giovanni Cerami furono fermati il 10 ottobre del 2016 dalla Dia di Catania, dopo il presunto pagamento di due tangenti, una da quattromila e una da 15mila euro, che l’imprenditore, secondo l’accusa, ha consegnato al consigliere comunale, che l’ha poi equamente divisa con il sindaco. Le indagini si sono avvalse anche di intercettazioni. Nel provvedimento è parte offesa il Comune. Cerami in precedenza aveva chiesto il patteggiamento, ma non è stato concesso dal giudice e verrà giudicato col rito ordinario.
Per l’accusa gli imputati avrebbero “sistematicamente affidato alla società Halley consulting, e prima a La Sisco e alla Hallety, tutte riconducibili a Cerami, il servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software e hardware del Comune di Aci Catena per oltre dieci anni mediante il ricorso dell’illegittimo istituto del ‘rinnovo del contratto, e in violazione del divieto di frammentazione dell’appalto, per un importo complessivo superiore ai 400mila euro”.
Contestata inoltre “l’aggiudicazione alla Halley consulting del progetto esecutivo “Home Care” finanziato dall’Unione europea con 252.000 euro”.
br.
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