Condannati tre corrieri della droga affiliati al gruppo criminale di Catania arrestato nel 2017 nell’ambito dell’operazione antidroga Km 0. Su delega della Procura, i carabinieri delle stazioni di Librino e Nesima della compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato i catanesi Ivan Battaglia di 30 anni, Giuseppe Brigante di 28 anni e Gioacchino Junio Strano di 27 anni. Sono stati rinchiusi in carcere per scontare la pena in seguito alle condanne emesse dall’ufficio esecuzioni penali.
Il ruolo dei tre
Nel novembre del 2017 erano stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Km 0”, la cui attività investigativa era stata svolta dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa, sotto il coordinamento della Dda etnea. Ad essere indagati furono in 36, tutti considerati appartenenti ad un’associazione per delinquere, finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. In tale contesto, in particolare, gli investigatori avevano inquadrato i ruoli dei tre giovani nell’acquisto, detenzione al fine di vendita e cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, nonché nella gestione della piazza di spaccio in viale Biagio Pecorino nel quartiere “Librino”, luogo controllato dall’organizzazione e deputato alla cessione dello stupefacente.
Le pene da scontare
Tutti e tre sono stati trasferiti nel carcere catanese di Piazza Lanza. Battaglia dovrà scontare la pena residua di 3 anni e 4 mesi mentre Brigante di 2 anni e 8 mesi di reclusione. Strano invece dovrà scontare un cumulo di pena per complessivi 7 anni e 9 mesi di reclusione.
La struttura dell’organizzazione
Le indagini, confortate dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, hanno consentito di collocare la gestione della “piazza di spaccio” nell’ambito della criminalità organizzata catanese con a capo il pluripregiudicato Rosario Lombardo, definito dagli inquirenti “uomo d’onore” di Cosa Nostra e personaggio di spicco della famiglia mafiosa Santapaola già responsabile di tutte le piazze di spaccio del clan. Questo sodalizio sarebbe stato strutturato secondo un’organizzazione di tipo piramidale e i componenti ricoprivano ruoli precisi. La rapida successione delle cessioni veniva ripetuta sino a 200 volte al giorno e non conosceva sosta, se non nelle prime ore del mattino, garantendo una costante vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti durante l’intero arco della giornata.
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