Il nuovo decennio è iniziato di corsa per Luca Naso, l’astrofisico catanese che ha inaugurato stamattina all’alba il progetto “Correre ai Confini” che prevede il giro dell’Italia in 365 giorni.
Un’idea che Luca accarezza da un paio d’anni. Da oltre 10 è appassionato di corsa, ha 4 maratone alle spalle, adesso la sfida più grande: correre per un anno intero disegnando con i suoi passi il perimetro d’Italia. “Questa impresa – spiega Luca Naso – rappresenta per me la possibilità di esplorare l’ignoto. Creo qualcosa che prima non esisteva, definisco un nuovo standard, con cui magari altri in futuro potranno confrontarsi. Il senso più bello di questa impresa sarà proprio quello di fare un salto al buio, un esperimento sociale la cui riuscita si regge sulla fiducia e sull’energia delle persone che incontrerò e che non conosco ancora”
Partenza ore 7,30 dal lungomare di Catania, che per l’occasione ha sfoderato una delle sue albe più suggestive. Luca non era solo: oltre ai componenti del suo team i rappresentanti dell’associazione asd Correre ai Confini, lo hanno raggiunto a sorpresa alla partenza amici, parenti e alcuni sostenitori. Due di questi lo hanno accompagnato per l’intero percorso che, dopo i primi 15 chilometri, è terminato ad Acireale. Luca adesso si sta riposando per affrontare nel pomeriggio la seconda tappa di 15 chilometri che lo porterà a Riposto. Domani Luca arriverà in serata a Giardini Naxos. Il 4, invece, varcherà lo Stretto di Messina. Già fin dalla prima tappa Luca ha ricevuto manifestazioni di supporto da diversi privati e aziende, che gli hanno offerto vitto e alloggio. Ad Acireale Luca è stato accolto anche da Gaetano Cundari, in rappresentanza dell’associazione “Carnevale di Acireale”, che gli ha consegnato la maglietta ufficiale della manifestazione, come simbolo del loro sostegno. “Oggi per me è un arrivo e una partenza al tempo stesso- spiega Luca-. Un arrivo perché se sono qui vuol dire che ho fatto un percorso e che ho portato a compimento delle tappe, fisiche ed emotive. Allo stesso tempo questa partenza ha per me un valore simbolico, che nutrirò con l’energia, l’affetto e il sostegno che sento forti attorno a me”.