Due locali della movida nel catanese hanno subito la chiusura temporanea per assembramenti, mancanza di dispositivi di protezione e svariate atre irregolarità contestate dalla polizia. Si tratta di un bar nel centro storico e di uno stabilimento balneare.
Il blitz nel bar
Personale della divisione amministrativa e sociale della questura di Catania, insieme a personale della polizia municipale della sezione Annona, durante l’espletamento dei servizi predisposti dal questore di Catania per il contenimento della diffusione del virus covid-19, ha effettuato un controllo presso un esercizio pubblico di bar in via Coppola. Nella circostanza, veniva rilevato l’assembramento di una ventina di persone in un’area interna del locale che rendeva impossibile il mantenimento del distanziamento sociale ai fini del contenimento epidemiologico da Covid 19. Inoltre il titolare del pub, addetto alla somministrazione di bevande, dietro il banco non indossava la mascherina. Veniva anche rilevata la mancanza del cartello all’ingresso dell’attività con l’indicazione del numero di persone che possono essere presenti contemporaneamente all’interno del locale e l’occupazione abusiva di un’area di suolo pubblico antistante il locale. Per questo motivo al titolare veniva contestata una sanzione di 400 euro con la chiusura del locale per 5 giorni per la violazione alla normativa covid-19 e una sanzione di 173 euro per occupazione abusiva di suolo pubblico. All’atto della notifica delle violazioni, si è reso necessario l’intervento di 4 volanti a causa di alcune persone, presumibilmente parenti del titolare, che sono andate in escandescenza. Sono, quindi, in corso ulteriori accertamenti, anche al fine di valutare l’adozione di ulteriori provvedimenti.
Il controllo nello stabilimento
A seguito di una segnalazione giunta sull’applicazione Youpol di una festa da ballo, in una struttura balneare, con numerosi clienti privi di dispositivi di protezione individuale, la locale sala operativa della questura interveniva con una volante. Gli operatori notavano la presenza di numerose autovetture sia nell’area di parcheggio dello stabilimento, sia lungo la strada prospiciente; nel contempo si sentiva già in lontananza musica ad alto volume. Venivano mandate in ausilio altre due volanti e si procedeva ad identificare il titolare dell’attività, il quale riferiva subito di essere in regola con tutte le autorizzazioni. Gli agenti hanno comunque proceduto ad un controllo dei locali adibiti all’evento. All’interno si accertava la presenza di 170 persone, la maggior parte delle quali prive di mascherina, alcune intente a ballare, altre a consumare bevande presso la zona bar; si procedeva, quindi, ad un controllo a campione dell’utenza per verificare il green pass, con esito positivo su circa trenta presenti. Contestualmente, si prendeva visione della licenza apprendendo che questo locale aveva una capacità di 1.200 persone all’aperto, ma di 150 nella zona interessata dal controllo che era in corso. Alla luce del recente decreto che prevede una capacità di utenza all’interno dei locali da ballo ridotta al 75% per le manifestazioni all’aperto e del 50% per quelle al chiuso, i presenti, all’interno della sala, risultavano in esubero di 75 clienti; pertanto, si procedeva alla contestazione per la violazione alla normativa pandemica e alla chiusura per giorni 5 della sala da ballo, con apposizione dei sigilli agli ingressi della stessa.
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