“Una gestione illogica, inefficiente e antieconomica del personale del Comune di Catania, con incarichi prorogati mensilmente, e anche settimanalmente, cui è necessario porre rimedio in tempi brevi per evitare ulteriori sprechi e inefficienze con un prolungamento degli incarichi a fine anno e una revisione dell’organizzazione comunale”.
E’ la presa di posizione del consigliere comunale Niccolò Notarbartolo (PD) che questa mattina ha presentato un’interrogazione al sindaco Enzo Bianco e all’assessore al Personale Marco Consoli, diramata anche ai Direttori di Palazzo degli Elefanti.
Ad essere messe in luce sono le iniziative attuate dall’amministrazione cittadina.
“A maggio del 2014 la Giunta ha approvato la macrostruttura del personale, ridefinendo l’articolazione delle direzioni e degli uffici e con deliberazione di Giunta dell’ottobre 2015 è stata approvata la revisione dell’articolazione della macrostruttura organizzativa dell’Ente, con una riduzione di circa il 30% delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità che avrebbero dovute essere assegnate tra il personale di categoria D entro il 1° gennaio 2016 – spiega Notarbartolo – Questa programmazione, nonostante la nota e sovente lamentata carenza numerica di dirigenti nell’Ente, fu annunciata dal sindaco come una svolta nel segno dell’efficienza ma anche un notevole risparmio con il taglio delle Posizioni Organizzative, da 103 a 70”.
“Dichiarazioni smentite dai fatti – scrive l’esponente PD – poiché, appena due mesi dopo, a dicembre 2015 la stessa Giunta, prendendo atto seppure parzialmente della deficienza organizzativa che si sarebbe venuta a creare nel Comune, ha aumentato di una dozzina di unità il numero di Posizioni Organizzative, disponendo che l’esecutività della deliberazione di ottobre 2015 fosse differita al 1° febbraio 2016”.
“Nei mesi successivi e fino a oggi, l’Amministrazione ha provveduto a prorogare mensilmente e in qualche caso persino settimanalmente gli incarichi di A.P. e P.O. causando gravissima incertezza tra i dipendenti che devono invece avere un tempo congruo, almeno fino al 31 dicembre per raggiungere gli obiettivi affidati alla loro cura”.
In sostanza, scrive Notarbartolo, “questi lavoratori non possono attuare le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi assegnati e sono costretti a sottostare al perverso gioco delle continue mini-proroghe quando invece è obbligatoria una stabilità almeno annuale dell’incarico, come anche affermato dalla Corte dei Conti”: “Un fatto che ha ormai assunto caratteri cronici e che, oltre a essere illegittimo, impedisce ai funzionari, sotto il ricatto del mancato rinnovo, lo sviluppo di una gestione coerente e seria delle responsabilità affidate e la funzionalità della macchina amministrativa”.
Una situazione che non può più andare oltre, sottolinea Notarbartolo, che nella sua interrogazione consiliare chiede all’amministrazione cittadina di “avviare in tempi brevi una rimodulazione della macrostruttura comunale, partendo da un confronto con le organizzazioni sindacali, con la previsione di un numero adeguato di Posizioni Organizzative e incarichi di Alta Professionalità che, anziché rispondere a dannose logiche propagandistiche, sia coerente con le effettive necessità di una funzionalità oggi gravemente compromessa dalla carenza di figure dirigenziali e da scelte sbagliate, come quella di non prorogare per l’anno le posizioni di responsabilità per l’intero anno 2016”.
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