Le app di messaggistica istantanea rappresentano sempre di più il veicolo preferito dai cybercriminali per adescare giovani in cerca di lavori che non richiedano competenze specifiche e possano essere svolti comodamente da casa.
“Ciao! Mi dispiace disturbarla! Posso avere un po’ del tuo tempo per un po’?”. Rispondendo a questo messaggio una presunta “reclutatrice” tenterà di invogliarti ad accettare un’allettante proposta di lavoro: “La nostra azienda sta reclutando dipendenti per un’opportunità di lavoro part-time da casa per seguire vari marchi che vogliono pagare per aumentare la loro popolarità seguendo i loro account Instagram. Basta seguire gli account consigliati che ti vengono forniti, dove puoi guadagnare da 100 a 500 € al giorno, pagamento tramite PayPal o Postepay e tutto ciò di cui hai bisogno è Instagram e Telegram. Se hai entrambi possiamo iniziare”.
La richiesta
La richiesta è semplice: vedere alcuni video, mettere “mi piace” e inviare alla reclutatrice come prova gli screenshot dell’attività svolta. In realtà si tratta di una truffa, resa credibile dai primi pagamenti che conquistano la fiducia dell’utente. La vittima del raggiro sarà successivamente indotta a versare una somma di denaro, con la scusa di sbloccare i guadagni conseguiti o di frequentare corsi di formazione, in altri casi persuasa a fornire dati personali e bancari per redigere falsi contratti di lavoro.
Il consiglio
Non rispondere, bloccare i messaggi ricevuti da mittenti sconosciuti e non aprire link che possono compromettere il tuo dispositivo. Per informazioni scrivi a: www.commissariatodips.it
I controlli
Gli agenti della Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina” e la squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura di Catania hanno effettuato un’articolata attività di controllo nel tratto costiero della città, in particolare in tre porti turistici privati e in due cantieri navali, nei pressi del porticciolo di Ognina e di piazza Europa.
In questi casi, i poliziotti hanno verificato la regolarità delle concessioni demaniali e delle autorizzazioni per poter svolgere le relative attività, nel rispetto della legge, come pure per accertare l’osservanza delle prescrizioni del Codice della navigazione, con particolare riguardo agli ormeggi.
L’intervento
In un noto porto turistico privato, vicino piazza Europa, gli agenti hanno riscontrato la presenza di un bar abusivo, in quanto sprovvisto delle necessarie autorizzazioni per la somministrazione degli alimenti e delle bevande nonché una rivendita non autorizzata di imbarcazioni, motori ed accessori per natanti.
Inoltre, i controlli sono stati estesi anche solarium di piazza Europa, del Nautico e del borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti. In piazza Nettuno sono stati controllati e sanzionati due chioschi-bar privi delle necessarie autorizzazione per la vendita degli alcolici che sono stati sottoposti a sequestro.
Complessivamente, nel corso del servizio sono state identificate 103 persone e controllati 44 veicoli, mentre le violazioni riscontrate hanno comportato l’applicazione di sanzioni per un totale di 10 mila euro.
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