Otto strutture abusive per anziani e disabili sono state chiuse nel territorio catanese nell’ambito dei controlli condotti dai carabinieri del Nas in collaborazione con la polizia municipale e l’assessorato al Welfare del comune di Catania.
La notizia è stata diffusa dall’assessore comunale Angelo Villari: “Accogliendo anche le segnalazioni dei cittadini – dice – abbiamo effettuato controlli anche su strutture risultate senza alcuna autorizzazione, realizzate in appartamenti privi di dotazioni specifiche riguardo alla sicurezza e all’igiene. Abbiamo scoperto persone anziane denutrite, stremate dal caldo e sofferenti per piaghe da decubito provocate dalla permanenza su letti e sedie a rotelle. Per questo lancio un appello alla cittadinanza affinché i parenti non lascino i propri familiari anziani nelle mani di gestori improvvisati e senza scrupoli”.
Le strutture convenzionate o accreditate del territorio catanese – di tipo residenziale per anziani, inabili, disabili psichici, minori e donne in difficoltà – sono in tutto 54. La sorveglianza del Comune si estende poi alle strutture private, un centinaio, iscritte nell’Albo comunale dopo che l’assessorato rilascia loro un’autorizzazione.
“Per verificare – ha detto Villari – che queste strutture posseggano ancora i requisiti iniziali, abbiamo avviato una revisione completa di quelle autorizzate dal 1989 al 2016 e iscritte sia all’Albo comunale, sia, per le diverse tipologie, a quello regionale”.
L’assessore Villari ha sottolineato come, soltanto nel 2015, siano state rilasciate 23 nuove autorizzazioni per strutture socio assistenziali per anziani e disabili e che nei primi sei mesi del 2016 se ne sono aggiunte altre 15.
Ciò sia perché nella maggioranza delle famiglie, sempre più spesso essenziali o disgregate, non esistono più figure che possano dedicarsi all’assistenza ad anziani o disabili, sia perché l’attività socio assistenziale risulta remunerativa.
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