- Cresce l’attività sul cratere di sud-est con boati e, soprattutto, fuoriuscita di cenere
- Chiusura parziale dello spazio aereo fino alle 9 del mattino del 13 giugno
- Ritardi nei voli all’aeroporto Fontanarossa Vincenzo Bellini
Si intensifica ancora l’attività stromboliana sul cratere di sud-est dell’Etna. Boati ma soprattutto la cenere hanno spinto la Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, alla chiusura di un settore dello spazio aereo fino alle 9 del 13 giugno. Sarà consentito l’arrivo di tre aerei ogni ora, procedura che provocherà inevitabili ritardi nei voli sia in partenza che in arrivo nello scalo di Fontanarossa-Vincenzo Bellini del capoluogo etneo.
Un’intensa attività stromboliana è stata rilevata dall’Ingv del capoluogo etneo che ha anche registrato l’emissione di una nube eruttiva sempre a sud-est. È presente anche un trabocco lavico dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est che si propaga in direzione sud-ovest. I fenomeni non sono osservabili per il maltempo.
Attività stromboliana intensificata già nel pomeriggio
L’Ingv-Oe aveva comunicato che dalle telecamere di sorveglianza e da personale in campo si osservava dalle 14.50 circa, un ulteriore incremento dell’attività stromboliana al cratere Sud-Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva si disperde in direzione sud-est.
Inoltre si osserva un trabocco lavico dal fianco meridionale del cratere di Sud-Est che si propaga in direzione sud-ovest. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare la tendenza all’incremento, entro l’intervallo dei valori alti.
Esplosioni da cratere Stromboli
Il cratere di Stromboli continua a regalare spettacolo con i lanci di lapilli incandescenti e la fuoriuscita di lava che finisce anche in mare. La nuova fase dell’attività del vulcano delle Eolie, che si è intensificata ieri pomeriggio, è stata ripresa da una troupe della tv francese TF1. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania, segue l’evolversi dell’attività di spattering con le esplosioni dalle bocche attive nell’area craterica nord.
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