“Per tante comunità del Catanese, quello appena trascorso è stato un Ferragosto rovinato dagli effetti dannosi della cenere vulcanica proveniente dall’Etna. Un problema forse sottovalutato in altre zone dell’Isola, ma che provoca problemi gravissimi ai cittadini e alle amministrazioni”. Lo dice Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana.

Fondi in manovra

Dopo aver sentito il sindaco della Città Metropolitana di Catania Enrico Trantino, Galvagno fa sapere di essersi fatto carico di portare la questione all’attenzione del presidente della Regione Renato Schifani. “Auspico che, nella prima manovra di assestamento del bilancio regionale, vengano reperiti i fondi necessari per fornire un aiuto concreto ai sindaci e a tutti quei siciliani costretti ad affrontare i disagi piccoli ed enormi provocati dalla cenere”.

Catania soffocata dalla cenere dell’Etna, invocato lo stato di calamità

Il Codacons richiede al ministro Nello Musumeci la dichiarazione di stato di calamità. Non si può resistere a quanto ancora oggi accaduto su Catania. La cenere dell’Etna ha ricoperto le strade e ha determinato l’ennesima chiusura dell’aeroporto. “È necessario – afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale – un intervento governativo urgente per dare un aiuto concreto alla città e alla sua provincia.

Impatto della cenere vulcanica

La cenere provoca pericoli alla circolazione stradale e alla salute degli abitanti oltre che notevoli problemi ai voli in arrivo e in partenza. E’ di fatto uno stato di calamità che deve essere ufficializzato da un apposito intervento del governo nazionale. Il Codacons richiede pertanto al ministro Musumeci di avanzare l’istanza al prossimo consiglio dei ministri. – conclude Tanasi.

 “Dichiarate lo stato di calamità”

“Stato e Regione battano un colpo!”. E’ l’invocazione del sindaco di Aci Sant’Antonio Quintino Rocca dopo che la sua città si è svegliata coperta dalla sabbia vulcanica. E’ la terza volta nelle ultime settimane ed ogni volta disagi e rischi sono elevati come anche i costi per lo smaltimento della cenere. Per questo il primo cittadino invoca la dichiarazione dello stato di calamità

Le parole del sindaco

Alla luce dell’ultimo evento parossistico dell’Etna, che ancora una volta ha comportato una copiosa caduta di sabbia vulcanica sul territorio che va da Giarre a Catania, ricoprendo pesantemente Aci Sant’Antonio appena dopo qualche giorno l’ultima pesante ‘pioggia nera’, il sindaco Quintino Rocca chiede a gran voce l’intervento di Stato e Regione: “Un danno economico per gli operatori commerciali, per le attività agricole, per gli operatori turistici. Una spesa insostenibile per i bilanci dei Comuni. Un problema di salute pubblica per chiunque. È una calamità, insomma, e come tale va trattata. La Regione e lo Stato centrale battano un colpo!”.