Nell’ambito della rassegna “Catania Summer Fest” promossa dal Comune etneo, Mahmood ha regalato al pubblico una performance straordinaria e coinvolgente all’interno dell’arena della villa Bellini. La serata ha visto l’artista italo-egiziano eseguire una selezione dei suoi brani più celebri, tra cui il singolo “Tuta Gold”, presentato al Festival di Sanremo 2024, e poi ancora “Soldi”, “Brividi”, e “Rapide”.
Oltre 5mila spettatori hanno accolto con grande entusiasmo anche i brani tratti dall’ultimo album “Nei letti degli altri”, un’opera che esplora tematiche personali e profonde, con melodie evocative e testi toccanti.
La scenografia, semplice ma di effetto, ha messo in risalto la potenza vocale di Mahmood e la sua capacità di raccontare storie attraverso la musica suscitando ascolti attenti e carichi di emozione, mescolati con applausi scroscianti.
Tutti in piedi, lo scorso 3 agosto, gli spettatori del Palazzo della Cultura di Catania, ad applaudire l’autore, regista e interprete di questo spettacolo, presentato nell’ambito della rassegna Nuovi Confini del Summer Fest, che riscuote successi da un quarto di secolo. Ascanio Celestini,”Quello della seconda guerra mondiale non è un capitolo chiuso perché non vi furono processi e quindi non vi furono né Giustizia né Verità. E in Teatro è possibile condividere con tante persone queste memorie che ci stanno a cuore”. Il direttore artistico Giovanni Anfuso, “Un meraviglioso momento di riflessione e arricchimento. Il Teatro serve a conservare la memoria, a diffonderla e a creare futuro”. I prossimi appuntamenti, tutti musicali, della rassegna
Radio Clandestina debuttò appunto nel 2000 nell’ex carcere nazista di Roma, oggi Museo della Liberazione, prodotto da Fabbrica e distribuito da Mismaonda. Il lavoro teatrale narra il terribile eccidio delle Fosse Ardeatine, con 335 innocenti cittadini italiani assassinati dai nazisti. Fu Mario Martone a suggerire a Celestini di dar vita a uno spettacolo partendo dal libro di Alessandro Portelli L’Ordine è già stato eseguito, che prende il via da quel 23 marzo del 1944 in cui dieci partigiani attaccarono un gruppo di tedeschi in Via Rasella. Il giorno dopo oltre trecento persone sarebbero state trucidate dai nazifascisti: per ogni soldato tedesco dovevano morire dieci italiani.