Un minuto di raccoglimento per le vittime dell’attentato di Berlino e la commozione per la strage silenziosa di Aleppo, la “Lettera del migrante” letta da un lavoratore egiziano e il passaggio della “candela del profugo” da un piccolo siriano al segretario Maurizio Attanasio. Tra l’uno e l’altro, le vertenze del mondo del lavoro etneo e l’indigenza che avanza anche nel territorio catanese.
Sono i temi che hanno caratterizzato il consiglio generale della Cisl di Catania di fine anno, il primo della nuova segreteria guidata da Attanasio, dopo l’elezione avvenuta a fine novembre e presieduto dal segretario regionale Rosanna La Placa.
L’occasione per uno scambio di auguri tra iscritti, simpatizzanti, i numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, di Cgil, Uil e Assostampa etnei. Occasione anche di consuntivi e di programmi per l’anno che si aprirà con la stagione congressuale, la 17esima del sindacato catanese, e un particolare riferimento finale alla pace e alla solidarietà tra i popoli.
Attanasio ha ricordato le vertenze recenti che feriscono il tessuto economico catanese, come quelle dei call center, senza tralasciare lo strascico della crisi sulle costruzioni, l’industria e, con un effetto domino, sul terziario e sui servizi. La pesante situazione sull’igiene ambientale e sui rifiuti, esplosa a livello regionale. E non ultimo, l’assetto amministrativo del territorio, con i ritardi e la confusione sulle competenze della Città metropolitana.
Anche il disagio sociale e la povertà avanzano e, nel 2017, cambierà il sistema degli ammortizzatori sociali in deroga con un’atra normativa.
“L’ultimo Bollettino Istat del benessere equo sostenibile – ha ricordato Attanasio – ci consegna un quadro desolante della realtà siciliana e catanese, con l’Isola che è maglia nera in Italia per reddito e condizioni sociali. Su questi temi il confronto con la politica dovrà essere aperto ma deciso e chiameremo ciascuno ad assumersi le proprie responsabilità”.
Un richiamo alla responsabilità della politica nazionale, Attanasio lo ha riservato per la tragica situazione della Siria e per il traffico dei migranti. “Fermate il massacro – ha detto – intervenite anche come Unione Europea, ma fermate questo olocausto”.
Momenti toccanti dell’incontro sono stati riservati alla questione siriana e delle persecuzioni religiose, a cura dell’Anolf, l’associazione Oltre le Frontiere, promossa dalla Cisl: Amir Bebawi, egiziano richiedente asilo per motivi umanitari (perseguitato perché cristiano copto) ha letto la “Lettera del migrante”; un piccolo siriano, affidato a una comunità protetta, ha consegnato al segretario Attanasio una candela come simbolo delle istanze del suo popolo, da portare all’attenzione delle tavoli della politica.