Presa di mira dai no-vax la pagina Facebook dell’Ufficio del commissario per l’emergenza Covid di Catania. In modo particolare la loro attenzione si è focalizzata su un post sui tamponi a pagamento pubblicato nei giorni scorsi. Da qualche ora la pagina, intestata a “Commissario area metropolitana di Catania”, è stata sommersa da centinaia di commenti accompagnati da immagini.
Postate immagini su dittature e simboli fascisti
Nella pagina si possono scorgere decine e decine di immagini postate in cui vengono riportate le solite posizioni no vax, condite da molto pressapochismo e poca conoscenza della materia di cui si parla. Si parla di fantomatiche violazioni della Costituzione, azioni fasciste, si parla anche di “nazismo sanitario”. I nomi dei profili sono chiaramente falsi perché in tutta evidenza poco credibili e spesso neanche accompagnati per intero da nomi e cognomi.
Un fronte che riceve ogni giorno duri colpi
Ogni giorni i no vax ricevono tantissime “picconate” dai fatti quotidiani che si manifestano. Parliamo dei tanti episodi saliti alla ribalta della cronaca che dicono anzitutto che in Sicilia, come nel resto d’Italia d’altronde, la quasi totalità dei ricoverati oggi è rappresentata proprio da chi ha scelto di non vaccinarsi. In tanto crescono sempre di più i titolari di attività commerciali, e non solo, che impongono il green pass per entrare anche laddove non è contemplato. Non mancano neanche le ritorsioni. L’ultimo episodio è venuto alla luce proprio ieri con un dirigente scolastico di origini siciliane a cui è stata recapitata una busta con un proiettile a distanza di qualche giorno dalle lettere che lui ha inviata a tutte le famiglie degli studenti iscritti nella scuola che dirige, il liceo “Buonarroti” di Monfalcone in Friuli, invitandole a vaccinarsi al siero anti-covid nella speranza di far iniziare l’anno scolastico serenamente e senza intoppi o rischi potenziali di focolai.
Un’azione di “shitstorm”
L’azione di cui è stata vittima la pagina dell’ufficio del commissario per l’emergenza Covid di Catania è definita come “shitstorm”. In pratica utilizzando falsi profili, sarebbe stata organizzata attraverso gruppi presenti in alcune piattaforme di messaggistica che mirano a creare azioni di disturbo. Per shitstorm si intende quel fenomeno con il quale un numero piuttosto consistente di persone manifesta il proprio dissenso nei confronti di un’altra persona (o di un gruppo), o di una organizzazione o di una azienda. Questa tempesta di insulti o commenti denigratori si realizza in rete, generalmente sui social media, sui blog o su altre piattaforme che consentono l’interazione.
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