“Sono sinceramente rattristato per la scelta compiuta dal Presidente Schifani. Oltre ad una amicizia consolidatasi nel corso degli anni, abbiamo condiviso con il Presidente Schifani tutte le scelte più importanti insieme non ultima quella della dolorosa separazione da Forza Italia”.
Così, con BlogSicilia, il sottosegretario e leader siciliano di Ncd, Giuseppe Castiglione, commenta le dimissioni da capogruppo del partito al Senato di Renato Schifani.
“Auspico dopo le dimissioni da capogruppo – aggiunge Castiglione- che possa ritrovare le ragioni per continuare ad entusiasmarci e darci la carica come ha sempre fatto senza risparmiare energie in questa nuova iniziativa politica che ci apprestiamo a varare per unire il popolo dei moderati. Non insegua sogni di ricostruzione di un centrodestra che non esiste più. Sono fiducioso – evidenzia ancora- possa continuare a costruire con noi un grande progetto politico”.
Nella video intervista, realizzata ‘solo’ tre giorni fa, il parlamentare etneo, ‘comunque’, ricorda che “prima del referendum di ottobre, che voteremo Sì così come già fatto in parlamento, lanceremo il nostro soggetto politico di area liberal-democratica che punterà alla qualità della proposta politica”
“Oggi analizza il leader siciliano di Ncd – la gran parte dell’elettorato nazionale e siciliano non vuole vivere di paure ed in futuro non vuole affidarsi nè alla Lega e neppure a Fratelli d’Italia che vogliono stare fuori dall’Europa e che non vogliono una politica della solidarietà. Il nostro elettorato, poi, non vuole neppure confluire nel Partito Democratico…“.
Il parlamentare etneo, parlando infine di politica siciliana, in merito ad ipotetici futuri scenari, ha sia escluso che “la Sicilia sarà una Regione a 5 Stelle” ma ha anche ‘bocciato’ la possibile potenziale candidatura a presidente della Regione siciliana di Nello Musumeci, seppur al momento solo ‘vociferata’. “Non vogliamo che si ripetano le stesse candidature di cinque anni fa. Per quanto riguarda Musumeci, pensiamo che lui sia convinto di non poter vincere. Sa di poter arrivare secondo e tornare così all’assemblea regionale siciliana. Mi pare un programma minimale mentre noi vogliamo vincere contrariamente a quanto vuole fare lui…”.
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