Sembrerebbe tingersi di giallo il caso Intel. Dopo le indiscrezioni diffuse ieri dalla regione Piemonte che annunciava il no alla Sicilia del colosso americano dei microchip e dei processori per computer, dalla Regione Siciliana arriva oggi una risposta: «Non abbiamo ancora alcuna comunicazione ufficiale da parte del ministero dello Sviluppo economico. Tuttavia, indipendentemente dalle scelte che farà Intel, siamo certi di aver messo il massimo impegno per sostenere la candidatura della Sicilia ad ospitare un’importante realtà produttiva». Lo ha precisato l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano.
Richieste molto stringenti per la Sicilia
«Le richieste di Intel sulle caratteristiche dell’area che dovrebbe ospitare l’insediamento produttivo – continua Turano – erano molto rigorose e stringenti, in particolare per quanto riguarda l’estensione territoriale e la sicurezza sismica. Abbiamo però ritenuto importante, nel momento in cui Intel ha manifestato interesse per l’area di Catania, fare la nostra proposta creando un’ampia sinergia tra Regione, Comune, Irsap e Confindustria per superare i problemi legati alla frammentazione proprietaria della superficie da offrire».
L’affondo al leghista Giorgetti
Pochi mesi fa Musumeci infatti annunciava la ricerca di “150 ettari di terreno, ma non è facile trovarli in un’area industriale”. Così Musumeci, in merito al progetto di uno stabilimento Intel nell’Etna Valley. Poi le polemiche a distanza col ministro leghista Giorgetti:
“Il governo di Roma, con il ministro per lo Sviluppo economico, aveva garantito per l’insediamento di Intel una partita da giocare facendo perno sul “sistema Italia” e sulle migliori credenziali dell’area da individuare. E a questo noi siamo fermi, pur leggendo sulla stampa di pressioni e rivalse nordiste, di dichiarazioni a sostegno del candidato sindaco di Torino e del così contestuale, addirittura dichiarato, “tifo” per la candidatura di Mirafiori a discapito di Catania”.
Ampliamento zone industriali
«In questo senso proprio a dicembre, con la legge di riforma dell’Irsap, abbiamo messo a punto una norma per l’ampliamento delle zone industriali e la modifica della destinazione urbanistica per favorire questo percorso», ha detto oggi Turano.
“Ma Sicilia ha giocato da titolare”
«A prescindere dalle scelte di Intel e dalle valutazioni del Mise – ha concluso conclude Turano – siamo consapevoli di aver partecipato da titolari ad una partita difficile e di avere però tutti gli strumenti e le carte in regola per attrarre investimenti nella nostra Regione».
Un’occasione che sembra ormai persa, con tanti opportunità di lavoro in fumo.
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