“Mi sono rifiutato di dire ‘sono colpevoli anche loro’ (Conte e gli altri ministri, ndr). La mia tesi è che sono innocenti anche loro. Avrei potuto dire il contrario per spirito di vendetta. E invece io spero che vengano qua per mezz’ora e poi si occupino di altro”.
L’ha detto il leader della Lega Matteo Salvini rispondendo a una domanda se avesse pensato di chiedere la convocazione di Conte e dei suoi ministri da parte del tribunale di Catania, nella conferenza stampa, nella città etnea, dopo l’udienza preliminare sul caso Gregoretti. E ha ribadito: “In questo momento da italiano vorrei che il premier e i ministri si occupassero h24 della situazione economica del Paese e non dovessero andare in tribunale a raccontare quello che tutti sanno”.
“Era la mia prima volta in tribunale da potenziale colpevole e imputato, sono assolutamente soddisfatto di aver sentito da parte di un giudice che quello che si è fatto non l’ho fatto da solo. Era parte di una procedura” ha aggiunto il leader della Lega.
E ancora: “Tornerò a Catania in compagnia. Mi soddisfa che il giudice interpelli il premier per chiedere: ‘L’anno successivo avete fatto la stessa cosa?’ Ci sono decine di articoli che dimostrano che l’iter è lo stesso”.
Il leader della Lega ha poi aggiunto: “Sono contento di tornare a casa dai miei figli e sono ancora più tranquillo, lo ero già prima. Adesso sarà qualcun altro a dover dire quello che ha fatto. Secondo me, il giudice potrebbe sentire anche altri”, oltre al premier e ai ministri convocati a novembre.
Salvini ha continuato a spiegare ai giornalisti presenti: “La libertà non ha prezzo, io sono strafelice di non essere in vendita per una poltrona. Per me contano coerenza e dignità, penso che ci sia qualcun altro che non riesce a guardarsi allo specchio la mattina, io no”.
Alla domanda se sia stato un processo politico ha risposto: “No, non credo che sia un processo politico. Ho trovato nel giudice una persona libera e autorevole”.
Poi una ‘stoccata’ squisitamente politica: “È normale che l’unica presenza politica oggi in piazza era il Pd? Ma manco in Venezuela un partito di governo aderisce a una manifestazione di piazza che vede a processo il leader dell’opposizione”.
Infine ha dichiarato: “Non so che chiederà il giudice a Conte, Toninelli. Non l’abbiamo chiesto noi, perché non sono abituato a scaricare le responsabilità su altri. Secondo me, non c’è un reato quindi hanno fatto bene a continuare a fare quello che facevamo quando eravamo al governo. Ma sono curioso di sentire come qualcuno possa dire che fino ad agosto 2019 era A e, da settembre 2019, era B. Per me A è A e B è B e questo è impagabile. E’ una soddisfazione impagabile andare a letto ed essere a posto con la propria coscienza, per me è una cosa insostituibile”.
Immediato è arrivato il commento del premier Conte: “Ovviamente a disposizione, ci mancherebbe; quando la magistratura chiama, anche un responsabile politico deve rispondere”. Così ha risposto ai cronisti Conte sulla convocazione da parte del Gup di Catania in merito alla vicenda della nave Gregoretti. E ancora: “Riferirò tutte le circostanze di cui sono a conoscenza, in piena trasparenza come ho sempre fatto e come sempre farò”.