Organici del pronto soccorso rafforzati da medici e infermieri ucraini. C’è l’ok alla Camera a un ordine del giorno del M5S.

Organici rafforzati con medici e infermieri ucraini

Organici carenti dei pronto soccorso italiani rafforzati in via prioritaria da medici e infermieri di nazionalità ucraina presenti in Italia. É quanto prevede un ordine del giorno a prima firma di Gianluca Rizzo (M5S) approvato alla Camera per impegnare il governo in questo senso. “Secondo i dati più aggiornati – afferma Rizzo – nei pronto soccorso italiani mancano quattromila medici e diecimila infermieri, cosa che si ripercuote notevolmente sulla qualità dell’assistenza ai pazienti. É questo, per esempio, il caso dell’ospedale Gravina di Caltagirone, da tempo alle prese con gravissime carenze di personale medico e infermieristico”.

Ragione colga l’occasione

Speriamo che la Regione Siciliana sappia cogliere l’occasione, centrando in un colpo solo il duplice obiettivo di favorire l’integrazione dei cittadini ucraini nel nostro territorio e di colmare, anche in parte, le gravi carenze del Gravina”.

Abilitati in Italia

Medici e professionisti sanitari ucraini potranno esercitare – da marzo 2022 e fino al 4 marzo 2023 – la professione in Italia in via temporanea. Lo prevede il decreto ‘Misure urgenti’ per l’Ucraina pubblicato nella Gazzetta del 21/3. “E’ consentito l’esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24/2/22 che intendono esercitare nel territorio nazionale, in strutture sanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o socio sanitaria in base a qualifica conseguita all’estero regolata da direttive Ue”.

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