Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania Carmelo Zuccaro ha ricevuto ieri dal Commissario Straordinario del Comune di Catania la Candelora d’oro, il prestigioso riconoscimento giunto alla XXV edizione che viene assegnato ogni anno a personalità che si sono distinte nell’impegno sociale e nelle istituzioni per favorire lo sviluppo di Catania e dei suoi cittadini.
La Candelora è stata consegnata con una sobria cerimonia nel salone Bellini di palazzo degli elefanti, alla presenza delle massime autorità locali e tra questi il prefetto Maria Carmela Librizzi, l’Arcivescovo Metropolita di Catania Luigi Renna, il Rettore dell’Università Francesco Priolo, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi e numerosi esponenti della magistratura etnea, delle forze dell’ordine e del clero e tanti cittadini. Insieme alla Candelora d’Oro, il procuratore ha preso in consegna anche la pergamena con la motivazione per l’assegnazione del riconoscimento assegnato dal Comune tramite il Commissario Straordinario.
“Un riconoscimento – ha detto Mattei – ma soprattutto un ringraziamento a chi con impegno, responsabilità e alta professionalità giornalmente assicura giustizia alla società civile in quel più ampio quadro di sicurezza quanto mai chiesta ai giorni nostri. E tutta la cittadinanza, mio tramite – ha proseguito – vuole oggi esprimere, il proprio grazie corale, per il suo quotidiano lavoro al procuratore capo della repubblica di Catania Carmelo Zuccaro, attraverso questo momento. E’ indispensabile che vi sia una saldatura per il bene di tutti tra cittadini e istituzioni e noi ci adoperiamo per questo”.
“Considero questo riconoscimento che sono onorato di ricevere – ha detto Zuccaro – perché viene dalle mani di un servitore dello stato che per anni ha onorato l’impegno che aveva assunto al momento del suo giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana. Sono particolarmente soddisfatto anche perché è un riconoscimento che ritengo sia dovuto per la squadra che ho avuto la fortuna e l’onore di dirigere. Il messaggio che io credo di scorgere nella sua scelta, è quello di ritenere che al centro dell’attività amministrativa ci sia il rispetto della legalità e di vedere nelle leggi la bussola, l’unico modo di orientarsi”.