Nasce a Campanarazzu, sito archeologico di Misterbianco, la Cultural Farm di Fondazione Italiana Sommelier Sicilia. Nel 2016 raccoglierà fondi per il completamento degli scavi dell’Antica Chiesa Madre.
Per il completamento degli scavi e la realizzazione delle strutture a supporto per rendere pienamente fruibile e visitabile l’area archeologica non ci sono finanziamenti a nessun livello, come spesso accade per il nostro patrimonio “sommerso”: si procederà con donazioni e iniziative spontanee.
Fondazione Italiana Sommelier Sicilia supporterà per un anno il Progetto Campanarazzu, con un euro simbolico a partecipante, a gravare sul costo di tutti gli eventi, i Corsi, le degustazioni, oltre che con tutte le donazioni che iscritti, sommelier, aspiranti sommelier, appassionati vorranno destinare volontariamente, grazie al materiale informativo realizzato appositamente.
Tutto il 2016 sarà dedicato a Campanarazzu, uno dei più suggestivi scavi archeologici del mondo, che ha riportato alla luce l’antica Chiesa Madre sepolta dalla lava dell’eruzione del 1669 che ricoprì l’intero Comune, incredibilmente intatta dopo secoli e fiumi di magma che per anni l’hanno ricoperta, protetta, occultata. La stessa lava che rende ricchissimo il terroir dei vini dell’Etna, che lo sta rendendo famoso nel mondo, che conferisce carattere, struttura ed eleganza ai “frutti” della vite. Siamo lieti di questa collaborazione con la Fondazione Monasterium Album, che ha promosso e seguito gli scavi, e ci auguriamo che possa produrre i frutti sperati: una goccia nell’oceano, ma simbolicamente molto significativa per chi ha a cuore la cultura e il patrimonio identitario della Sicilia”.
Alla conferenza stampa, oltre al Presidente della Fondazione Sommelier Sicilia orientale, Paolo Di Caro, presente il Presidente della Fondazione Monasterium Album, il parroco Giovanni Condorelli, l’assessore alla Cultura del Comune, Giuseppe Condorelli e numerosi soci della Fondazione Monasterium Album, insieme ai sommelier di Fondazione Sommelier, che hanno curato una degustazione con i vini dell’Azienda Incarrozza, prodotto da un viticoltore locale.
Per Padre Giovanni Condorelli: “Ogni occasione è propizia per far conoscere questo miracolo a un numero sempre maggiore di cittadini, ben oltre i confini di Misterbianco. Questa iniziativa di Fondazione Sommelier, come tutte quelle che mirano a raggiungere l’obiettivo di rendere fruibile l’area archeologica, ci rallegrano e rafforzano in noi la volontà di restituire pienamente alla luce un patrimonio inestimabile, dal punto di vista storico e culturale, sommerso e custodito per anni dalla lava. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, in attesa che questo piano di scavi ritorni al centro dell’attenzione anche istituzionale, ad alto livello: Campanarazzu è patrimonio dell’umanità, non certo solo della comunità misterbianchese”.