Denunciato il vandalo che nel settembre scorso danneggiò un defibrillatore installato nel Catanese. Si tratta di un 22enne, residente a San Michele di Ganzaria, perché ritenuto responsabile del reato di danneggiamento aggravato. In provincia altri due i denunciati per droga e guida senza patente.
La denuncia del sindaco
Per il caso del vandalo ad intervenire i carabinieri della stazione di Caltagirone. L’indagine era partita dallo scorso mese di settembre quando il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, aveva sporto la denuncia in caserma per il danneggiamento in piazza Umberto I della colonnina su cui era installato un defibrillatore per pubblica emergenza. Lo strumento è di fondamentale importanza per la speranza di vita in malaugurato caso di arresto cardiaco. Era stato donato alla città nel giugno del 2020 dal Lions Club di Caltagirone.
Verifiche minuziose
Minuzioso, da parte dei carabinieri, il lavoro di ricerca ed analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Ad essere vagliate le telecamere sia del Comune che degli esercizi commerciali. Il 22enne è stato così immortalato mentre armeggiava con la colonnina, facendola oscillare fino a danneggiarla dalla sua base e quindi cadere sull’asfalto. L’individuazione e identificazione dell’autore sono avvenute attraverso una sinergia tra i vari comandi dell’Arma. Il vandalo si è riuscito a individuare grazie alla conoscenza del soggetto da parte degli investigatori.
Altre due denunce a Catania
I carabinieri hanno effettuato altri controlli su Catania città e sono state altre due le denunce per reati diversi. Ad operare in questo caso i militari della compagnia di piazza Dante con la compagnia d’intervento operativo del 12° reggimento “Sicilia” nei quartieri “San Cristoforo” e “Picanello”. Denunciato un 49enne pregiudicato catanese per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso del controllo in via Arduino trovato in possesso di circa 55 grammi di marijuana. Altra denuncia ha riguardato un 30enne catanese trovato alla guida del suo veicolo sprovvisto della patente. Un vero e proprio recidivo, perché ad accertamenti più approfonditi, è emerso che aveva già commesso la stessa infrazione nel biennio.
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