Altro pesantissimo e deciso colpo al fenomeno del traffico di droga nel Catanese. Questa volta sferrato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Catania Piazza Dante che hanno arrestato due calabresi per “detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio di, in concorso”, con quasi 4 kg di cocaina. L’ingente quantitativo di droga, venduta al dettaglio, avrebbe fatto incassare alla criminalità circa 300.000 euro.
Un sequestro estremamente consistente, che testimonia gli importanti risultati operativi conseguiti dai militari del comando provinciale di Catania nel contrastare una delle principali fonti di approvvigionamento della criminalità organizzata. Insieme, infatti all’operazione odierna, nelle ultime due settimane i carabinieri hanno recuperato nel complesso oltre 6 kg di droghe pesanti, ovvero 1 kg di crack, 4,3 kg di cocaina e 900 grammi di hashish, operando 2 arresti e una denuncia.
Nell’ambito quindi del potenziamento dei servizi di controllo del territorio sull’intero capoluogo etneo, finalizzati anche alla prevenzione e repressione dei reati connessi agli stupefacenti, i carabinieri della compagnia di Catania Piazza Dante hanno appunto portato a termine con successo un articolato blitz nel quartiere di San Giovanni Galermo, traendo in arresto un 25enne pregiudicato e una 30enne residenti nell’area Jonica della provincia di Reggio Calabria.
In particolare i militari, nell’ambito di una mirata attività info-investigativa, raccolti i necessari elementi indiziari, hanno avviato tutta una serie di servizi di monitoraggio in modalità discreta lungo la via Galermo, asse viario che congiunge la città all’omonimo quartiere.
Nel frangente, nel corso di un’attività di appiattamento nei pressi di uno slargo, lontano da occhi indiscreti, i carabinieri sono stati colpiti da una scena alquanto sospetta, che ha confermato la loro ipotesi investigativa. Una coppia non del luogo, a bordo di una Fiat Panda, era infatti intenta a parlare con dieci giovani ragazzi, tutti in sella a cinque moto, che avevano accerchiato l’auto, in atteggiamento estremamente guardingo.
I carabinieri, compreso che davanti a loro si stava probabilmente svolgendo un’attività preparatoria al successivo smercio di droga, hanno quindi deciso che quello era il momento opportuno di intervenire per cogliere i malviventi sul fatto.
È così scattata l’irruzione nell’area, durante la quale gli equipaggi sono riusciti a cogliere di sorpresa gli occupanti dell’utilitaria, che in questo modo non hanno avuto alcun “margine di manovra” per scappare.
Messe in sicurezza le persone coinvolte, per prima cosa i militari hanno chiesto alla coppia i documenti, rendendosi conto che gli stessi provenivano da Marina di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria.
Inevitabili a quel punto le domande dei carabinieri sul motivo della loro “trasferta a Catania”, a cui però nessuno dei due ha saputo dare risposta. Addirittura la ragazza, alla guida, ad un certo punto è scoppiata in un pianto isterico, convincendo ancor di più gli investigatori della necessità di “andare a fondo” nella vicenda, partendo col perquisire la vettura sulla quale si trovavano, risultata noleggiata da un 58enne loro compaesano, gravato da precedenti di polizia.
I carabinieri del nucleo operativo hanno così cominciato ad ispezionare la Panda fino a quando, nell’esaminare il vano portabagagli, si sono accorti che nella parte interna del portellone era stato ricavato un ulteriore scomparto opportunamente celato. In pratica, mediante un pannello in plastica, ben congegnato in modo da non essere visibile ad un occhio poco esperto, era stato ricavato un doppiofondo nel quale erano stipati tre panetti di cocaina del peso complessivo di quasi 4 kg, che i militari hanno recuperato, davanti gli occhi increduli dei due corrieri.
Nel giaccone indossato dal ragazzo, invece, i carabinieri hanno trovato 1.445 euro in banconote di vario taglio, molto certamente provento dell’attività di spaccio.
La droga trovata è stata sequestrata mentre i due spacciatori dell’altro lato dello “stretto” sono stati arrestati e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, condotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza.