- Una piantagione di marijuana scoperta nel territorio di Bronte, nel catanese
- La Guardia di Finanza arresta un uomo di 53 anni e denuncia il fratello 33enne
- Il terreno, il capannone e i macchinari sono stati sottoposti a sequestro, le piante distrutte
La Guardia di Finanza di Catania ha scoperto nel territorio di Bronte (CT) una vera “azienda agricola” del crimine, i cui terreni ospitavano una piantagione di marijuana costituita da oltre 250 piante e il cui capannone fungeva da vera e propria industria della trasformazione e del confezionamento, con essiccatoi e macchinari professionali.
La scoperta dall’elicottero
I militari delle Compagnie di Paternò e della Pronto Impiego di Catania, in stretta sinergia con gli elicotteristi della Sezione Aerea di Palermo, hanno fatto la scoperta monitorando i terreni più scoscesi e nascosti sulle falde dell’Etna. Nel corso di un sorvolo nelle campagne di Bronte, un’unità aerea ha individuato un campo di circa mezzo ettaro, nascosto tra gli anfratti lavici e un frutteto, dove si stava coltivando marijuana.
Una serra gestita con cura
E’ stata scoperta una piantagione gestita in maniera professionale, costituita da 253 piante con infiorescenze, ormai pronte per la raccolta, di altezza compresa tra i 100 e i 130 cm. All’interno del fondo agricolo c’era un capannone, al cui interno sono stati rinvenuti strumenti e attrezzature utilizzate per la lavorazione e l’essiccazione delle piante, tra cui un trimmer che permette la raccolta veloce delle foglie dal fusto senza rovinarle. La serra era corredata da un eccellente sistema di “irrigazione a goccia” collegato alla cisterna d’acqua presente nei pressi del magazzino.
Un arresto e una denuncia
Sono stati fermati due fratelli catanesi di 55 e 33 anni. Il maggiore è stato tratto in arresto ed il secondo denunciato a piede libero per il reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Il terreno, il capannone ed i macchinari sono stati sottoposti a sequestro, mentre le piante contenenti la sostanza stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe fruttato oltre 500 mila euro, sono state distrutte sul posto previa opportuna campionatura per le previste analisi. L’arresto del 55enne, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, è stato poi convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale.
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