I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato un 38enne di Palagonia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone. L’uomo beccato ancora a rubare marmitte da auto posteggiate.
La nota dei carabinieri
L’uomo, sottoposto ad accertamenti in occasione di un suo controllo nello Stradale Cravone mentre vi stava transitando a bordo della sua autovettura lancia Y, è risultato essere destinatario del provvedimento restrittivo in carcere conseguente ad un suo arresto operato dai Carabinieri in Mascalucia per il tentato furto del catalizzatore di un’autovettura parcheggiata sulla pubblica via.
Evaso dai domiciliari
In quell’occasione all’uomo erano stati concessi gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Palagonia dai quali però ha inteso evadere il 7 e l’8 luglio scorsi, come riferito dall’Arma locale all’autorità giudiziaria emittente che ne ha così aggravato la misura.
Recidivo, con altre due marmitte
Al momento del controllo da parte della pattuglia del Nucleo Radiomobile l’uomo, come a riscontro della propria specialità criminale, è stato trovato in possesso di altri due catalizzatori di provenienza furtiva che gli sono valsi un’ulteriore denuncia all’autorità giudiziaria per furto aggravato e ricettazione mentre, per il momento, è stato associato al carcere siracusano di Noto.
Boom di furti di marmitte anche a Palermo
A Palermo i carabinieri in questi ultimi mesi hanno arrestato sei persone bloccate in flagranza a Brancaccio e a Capaci, un denunciato, mentre ne sono stati sventati due uno in via Tripoli e uno a Casteldaccia. Furti numerosi anche in zona Zisa, in via Nina Siciliana e via Michele Titone.
I furti sono numerosi, alcuni neppure denunciati. I proprietari delle auto preferiscono sostituire le marmitte senza presentare denuncia.
Ecco quanto rende il furto
In pratica si è abbandonato il business del rame, divenuto troppo rischioso e si punta sulle marmitte. Se pensiamo che un grammo di Rodio è quotato circa 400 euro, mentre il Palladio vale circa 82 euro, il conto è presto fatto: ogni pezzo rubato può rendere dai 100 ai 400 euro.
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