I Carabinieri del Nas di Catania hanno sequestrato un allevamento ovicaprino di circa 50 capi allestito in un fondo agricolo dell’Acese risultato privo dei requisiti minimi strutturali per garantire il benessere animale e la tutela ambientale. Il provvedimento, su richiesta della Procura, è stato convalidato dal Gip.
Un laboratorio rudimentale nella struttura
L’allevamento era censito all’anagrafe zootecnica, ma, secondo la ricostruzione del Nas, i capi, riferibili a un allevatore di un altro comune, sarebbero stati trasferiti abusivamente nel sito ispezionato, dove erano tenuti in promiscuità con numerosi polli e suini. Nella struttura era presente anche un rudimentale laboratorio, realizzato con attrezzature improvvisate, utilizzato per la produzione di prodotti lattiero caseari in violazione delle norme igienico-sanitarie.
Scoperti anche rifiuti pericolosi
Nelle pertinenze dell’insediamento è stata anche scoperta un’area di deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti da materiali edili, sostanze ed oli esauste, plastiche, pneumatici e residui di scarti di macellazione bruciati e interrati.
Denunciato il titolare della struttura
Il gestore dell’allevamento è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per macellazione clandestina e reati ambientali con sequestro dell’intero fondo e di tutti gli animali presenti per la corretta identificazione e la sottoposizione ai controlli sanitari. L’operazione dei carabinieri del Nas trae origine da un’attività d’indagine sulla tracciabilità di forniture sospette di carni che ha seguito a numerose ispezioni eseguite recentemente in macellerie e attività commerciali di ristorazione e gastronomia destinatarie delle carni macellate
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