Un terreno trasformato in bomba ecologica, una vera e propria “terra dei fuochi” in salsa siciliana che è stata fermata appena in tempo. La scoperta è stata fatta dai carabinieri che hanno bloccato tutto prima che questi rifiuti venissero interrati.
I carabinieri della stazione di Belpasso, a conclusione dell’indagine, hanno denunciato all’autorità giudiziaria un 75enne pregiudicato di Belpasso e un 49enne di Camporotondo Etneo per “violazioni in materia ambientale”. In particolare sono accusati di abbandono e gestione di rifiuti non autorizzata, “inquinamento ambientale”, “disastro ambientale”, “danneggiamento” e “invasione di terreni o edifici”.
L’attività d’indagine, condotta preliminarmente dai carabinieri anche attraverso accertamenti effettuati presso gli uffici del Comune di Belpasso, ha consentito di acquisire informazioni ed elementi che hanno fatto emergere come, nell’arco di un paio di anni, un terreno agricolo che si trova sulla strada provinciale 6/I a Belpasso sia stato illecitamente trasformato da tipica “sciara” etnea a discarica. I carabinieri hanno accertato che i due uomini oggi denunciati, dopo essersi introdotti arbitrariamente all’interno del terreno della superficie di complessivi 5 mila metri quadrati, hanno realizzato questa discarica.
Per realizzare questo scempio hanno sfruttato una vasta depressione presente nel terreno tanto da averlo trasformato a discarica indiscriminata di “rifiuti speciali e pericolosi” parzialmente distrutti da incendio. All’interno sono stati trovati inerti da demolizione, pannelli in cartongesso, maioliche, sanitari, guaine e tubazioni plastiche. L’obiettivo criminale era quello di abbancarli e smaltirli clandestinamente, ricoprendoli successivamente in modo da rendere il sito pianeggiante e vantaggioso dal punto di vista edilizio.
I due denunciati avrebbero anche avviato un’attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti di vario genere senza alcuna autorizzazione. L’intera area interessata, insieme ad un autocarro e un mini escavatore, questi ultimi utilizzati per l’attività illecita, sono stati sottoposti a sequestro dai militari dell’Arma.