Concerto di gala conclusivo della quarta edizione di Belliniana – Omaggio al Cigno di Catania rassegna promossa dall’assessorato del Turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana per celebrare il musicista catanese. Appuntamento sabato 28 settembre alle ore 21 al Teatro Bellini di Catania con l’Orchestra e il Coro dell’Ente diretti per l’occasione da Salvatore Percacciolo con Luigi Petrozziello maestro del Coro. Il programma comprende pagine di Bellini, Pacini, Wagner e Puccini, ma anche tre prime esecuzioni celebrative di Marco Taralli (Figlia del fuoco, testo di Emanuela Abbadessa), Giovanni Ferrauto (“Kore” e “Dioniso” da Dioniso in Sicilia su libretto di Paolo Cipolla) e Joe Schittino Giufà (un Till Eulenspiegel siciliano); le illustrazioni di Gitrop accompagneranno alcuni dei brani in programma.
L’apertura con la Sinfonia di Norma
L’omaggio al Cigno d Catania si apre con l’esecuzione della Sinfonia di Norma, pagina che è molto istruttivo ascoltare da diversi punti di vista interpretativi, per apprezzare da prospettive diverse lo stile del compositore, ascoltando e riascoltando la sua musica, perché il riascolto – lo affermavano anche i critici dell’Ottocento – è uno dei modi migliori per far sì che le qualità della musica si sedimentino nel pubblico. Per rimarcare l’altissimo livello della musica “siciliana” (e in generale della formazione data dai Conservatori italiani), un esempio efficace è la Sinfonia dall’opera Il falegname di Livonia di Pacini, catanese di nascita come Bellini ma formatosi non a Napoli bensì a Bologna e Venezia.
Figlia del fuoco di Marco Taralli
Figlia del fuoco, di Marco Taralli su testo di Emanuela Ersilia Abbadessa, attinge dall’essenza stessa di Catania, luogo che incarna il mito dell’eterno ritorno come una fenice che risorge dalle proprie ceneri. Il brano è strutturato in quattro parti, ognuna delle quali rappresenta un momento chiave nel viaggio emotivo e narrativo dell’opera, scritta intrecciando tessuto orchestrale e voci corali in un dialogo sulle diverse sfaccettature dell’identità catanese.
Dioniso in Sicilia di Giovanni Ferrauto
Dioniso in Sicilia di Giovanni Ferrauto, si ispira alla colonizzazione greca della Sicilia; nel programma odierno viene presentato il primo quadro dell’opera, intitolato “Kore”, nel quale s’immagina nel paesaggio arido e assolato del centro della Sicilia un auleta che guida la processione di due gruppi di oranti verso il sacrario di Demetra dove innalzeranno un inno di lode a Kore. Quindi si ascolterà anche il secondo quadro “Dioniso”: una vera e propria orgia di canti e danze in onore della divinità.
Giufà di Joe Schittino
Giufà di Joe Schittino è un poema sinfonico che mette in relazione l’eroe nostrano col personaggio del folklore tedesco Till Eulenspiegel, vissuto nel XIV secolo. Alla musica quindi il compito di evocare la storia di Giufà, tessendo trame, suggerendo ma senza “raccontare” esplicitamente, bensì viaggiando sul filo dell’evocazione lungo un itinerario attraverso le note dell’orchestra.
Omaggio a Puccini e Wagner
Ancora una volta, nell’anno in cui ricorre il centesimo anniversario dalla morte di Giacomo Puccini, il compositore lucchese viene celebrato (con due intermezzi sinfonici da Manon Lescaut e da Le Villi), inserendo la musica di Wagner (in questo caso la celeberrima “Coro nuziale” dal Lohengrin) come trait d’union con Bellini, che del tedesco fu vivace fonte d’ispirazione.
Su www.belliniana.it è possibile ottenere i biglietti gratuiti.
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