Battesimo ufficiale, lunedì mattina alla Cittadella universitaria, per “Vulcan-Fury”, il prototipo di auto ibrida realizzato dal team etneo “Eco Hybrid Katane”, composto da trenta studenti dei dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Catania.
Si tratta di un modello di auto – la cui realizzazione è stata supportata anche dall’Ateneo – a trazione interamente elettrica che, grazie al nuovo sistema di alimentazione “Ibrido Serie”, che trasforma l’energia meccanica di un motore a combustione interna in elettricità immagazzinata in super condensatori, potrebbe cambiare del tutto la mobilità urbana.
La monoposto catanese, infatti, può toccare una velocità massima di 62 chilometri all’ora e può percorrere tra i 100 e i 300 chilometri con un litro di benzina, con un sistema analogo a quello messo a punto da Piaggio per la Vespa X. A luglio “Vulcan-Fury” parteciperà alla prossima edizione della “Shell EcoMarathon Europe”, la manifestazione internazionale in programma al Queen Elizabeth Park di Londra a cui prenderanno parte 300 squadre “universitarie” provenienti da tutto il mondo, con veicoli a basso consumo di combustibile fossile, impegnate a dimostrare quanto si possa andare lontano con un litro di carburante tradizionale.
Il prototipo sarà presentato lunedì mattina, alle 10, nell’aula magna dell’Edificio della Didattica della Cittadella universitaria dal prof. Rosario Lanzafame, responsabile scientifico del progetto, dal team manager Antonio Gurgone, dal technical manager Giuseppe Faranda e dal presidente di Futuro Solare onlus Enzo Di Bella.
Interverranno il presidente della Regione, Nello Musumeci, il sindaco Salvo Pogliese, il presidente della V Commissione Cultura, Formazione e Lavoro, Luca Sammartino, il rettore e il direttore generale dell’Università di Catania, Francesco Basile e Candeloro Bellantoni, il direttore del Dipartimento di Ingegneria civile e architettura, prof. Enrico Foti, il direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica, prof. Giovanni Muscato, e il presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica, prof. Rosario Sinatra.