La giornata catanese dei first partners è durata un paio d’ore intensissime. Il convoglio con Melania Trump, Brigitte Macron, Akie Abe, Malgorzata Tusk e Joachim Sauer, marito di Angela Merkel, ha fatto il proprio ingresso a Catania poco dopo le 13 in una città blindata e scortato da un servizio di sicurezza senza precedenti. Almeno a queste latitudini.
Le first ladies hanno varcato la soglia di Palazzo degli Elefanti, dove ad attenderli c’era la signora Manuela Gentiloni ed il sindaco catanese Enzo Bianco, e da lì si sono affacciati sul barocco di Piazza Duomo, un colpo d’occhio che ha stregato soprattutto la signora Tusk, consorte del presidente del Consiglio d’Europa, tanto da scrivere sul libro: “È stato un onore aver visitato uno dei luoghi più belli ammirati negli sceneggiati del mio amato Commissario Montalbano”.
Il pranzo preparato da Pino Cuttaia ed innaffiato da vini dell’Etna, selezionati dalla Fondazione Italiana Sommelier, è un momento di straordinaria convivialità tanto da lasciare di stucco il marito di Angela Merkel: “Vino rosso con il pesce?E’ la prima volta che lo vedo….”.
Ma l’abbinamento con la ricciola lisciata all’olio di cenere è divino. E i consorti presidenziali apprezzano tanto che oltre a Cuttaia il vero vincitore di questa sfida a tavola è il catanese Paolo Di Caro, presidente regionale dei sommelier che ha supervisionato la scelta dei vini dell’Etna da accostare alle pietanze.
Melania Trump è stata la prima a sciogliersi dalle formalita’ del protocollo, alla fine del lunch: si è alzata da tavola, statuaria nel suo spolverino da 50mila dollari firmato Dolce & Gabbana, e si è prestata anche ai selfie: “Great”, ha sorriso.
Al termine del pranzo il sindaco Enzo Bianco ripercorre la storia della città di Catania, ricordando i passaggi di tanti illustri connazionali degli ospiti di oggi: da Gothe a Capote, da Guy De Maupassant a Kazuo Ishiguro, da Jaroslaw Iwaszkiewicz a Francis Elliot fino a Caterina Edwards.
Dopo il pranzo la breve visita al Teatro Greco-romano e al monastero dei Benedetti da cui si è sfilata la first lady statunitense non prima di avere lasciato il proprio autografo sul libro d’onore: “Grazie per questo caloroso benvenuto. I miei migliori auguri”.
Si vola nuovamente verso Taormina sorvolando l’Etna e Catania cede il passo definitivamente alla località regina del G7. Giù il sipario.
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