Ne avevamo parlato nel 2014 quando a rimanere senza sepoltura nel cimitero di Catania erano state le bare dei migranti morti durante un naufragio, bare in attesa di essere tumulate. Due anni fa, come oggi, a segnalare il caso è il consigliere comunale Carmelo Sofia.
“L’obitorio del cimitero di Catania – scrive il consigliere comunale – da giorni resta di nuovo completamente pieno di bare. Feretri su feretri (alcuni da due anni) con i parenti dei defunti infuriati per lo spettacolo che sono costretti a sopportare. La situazione è chiara a tutti e nonostante il difficile contesto in cui operano i dipendenti comunali, che meritano solo encomi, le sale sono completamente piene”.
Sofia, denunciava nel 2014 la situazione di degrado, di disagio e di poca sicurezza e continua a farlo adesso. “Nelle 24 celle frigorifere – spiega – non c’è più posto e quindi le bare sono posizionate in ogni angolo delle sale. Resta appena lo spazio per un piccolo corridoio con i responsabili dell’impianto costretti a muoversi in fila indiana tra mille disagi”.
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Il consigliere comunale Sofia si rivolge al sindaco di Catania, Enzo Bianco e chiede “immediatamente risposte urgenti al primo cittadino che è sempre stato attento a questo tipo di problematiche”.
“Oggi c’è un enorme ritardo sulla tumulazione delle tombe – sottolinea Sofia – che crea tanta rabbia tra la gente costretta a sopportare, oltre al dolore per la perdita del proprio estinto, pure la visione della bara trattata quasi come merce da depositare temporaneamente in un magazzino. L’ennesimo segnale di come il camposanto sta diventando l’anello debole del piano di interventi voluto dal Primo Cittadino per cambiare il volto di Catania”.
Per Sofia serve: “Adesso un segnale forte da parte dei responsabili del cimitero e, qualora fosse necessario, occorre un cambio al vertice nella gestione tecnica della struttura. E’ fondamentale, quindi, avviare una conferenza dei servizi – conclude Sofia – per far partire tutti gli iter burocratici necessari ad avere un luogo della memoria e del ricordo degno di questo nome. Occorre affrontare tutte le questioni segnalate dai parenti e dagli amici dei defunti: tombe sporche, mancanza di regole, carenza di controlli e continui furti”.
“E’ una situazione di disagio temporanea, ma attenzionata dagli uffici e sotto controllo – sottolinea l’assessore ai Servizi cimiteriali Rosario D’Agata – dovuta al fatto che un escavatore che si utilizza per alcune tumulazioni è guasto e sarà riparato nei prossimi giorni. Abbiamo anche aumentato da 12 a 15 il numero delle tumulazioni proprio per fare fronte a queste difficoltà. Poi ci sono i casi specifici, delle bare in attesa di tumulazione che sono di quelle salme abbandonate dai familiari che prevedono un iter più lungo prima della sepoltura”.
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