“Con i tagli lineari alla Sanità si sono ridotte le prestazioni e l’anno scorso, per la prima volta, v’è stato un calo dell’aspettativa di vita. Bisogna far sì che la salute dei cittadini italiani sia riconosciuta come priorità dal nostro Governo”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, oggi a Catania per il convegno “Diritto alla Salute. Prontuario catanese” organizzato dalle segreterie etnee di Uil e Uil Fpl.
Barbagallo ha anche sottolineato il lavoro importante svolto a Catania dall’organizzazione di categoria e dalla Uil con la denuncia, tra l’altro, dell’emergenza-liste d’attesa.
La “Questione-Sanità”, tuttavia, investe il Mezzogiorno e il Paese nel suo insieme: “Negli ospedali, nelle sale operatorie e nelle unità di Pronto soccorso – ha affermato Barbagallo – vi sono lavoratori costretti a turni massacranti, fra mille difficoltà ambientali e strutturali. Tutto questo disagio, purtroppo, si scarica sui cittadini. Rivendichiamo servizi migliori. Ciò è possibile se si restituisce dignità al lavoro pubblico, anche attraverso il rinnovo dei contratti”.
Con Carmelo Barbagallo anche i segretari generali di Uil Fpl e Uil Pensionati Michelangelo Librandi e Romano Bellissima. “L’annoso problema delle liste d’attesa, avvertito con sofferenza e giornalmente lamentato dagli utenti catanesi”, è stato ribadito da Librandi. Quindi, ha aggiunto: “Dopo l’appello-denuncia di un anno fa dei nostri rappresentanti territoriali sulle plateali carenze di organico, sulla diffusa precarizzazione del personale medico e infermieristico, pochi sono stati i passi in avanti. E’ ora di cambiare passo. Vigileremo attentamente sui risultati programmati dall’ Asp per migliorare l’offerta di servizi ai cittadini”.
Romano Bellissima ha, invece, affermato: “Dobbiamo impegnarci tutti perché il diritto alla salute sia effettivamente garantito a tutti i cittadini. Oggi purtroppo comincia a non essere più così. E le persone anziane sono tra le principali vittime, perché ovviamente il bisogno di salute cresce con l’aumentare dell’età. I segnali sono diversi. Nel 2015 per la prima volta l’aumento della durata media di vita ha subito un arresto. Cresce il numero di quanti rinunciano alle cure. Parallelamente continuano a esserci sprechi, corruzione e inefficienze nell’utilizzo e nella gestione delle risorse in sanità”.
In collegamento Skype, il sottosegretario alla Salute Davide Faraone ha anticipato “una legge di bilancio con più risorse per la Sanità” e sottolineato il lavoro svolto in sinergia con la Regione per imprimere una svolta nel sistema sanitario siciliano grazie alla nuova rete territoriale ospedaliera.
A Catania per il convegno Uil-Uil Fpl anche l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, con i direttori generali delle Aziende ospedaliere Cannizzaro e Policlinico – Vittorio Emanuele, Angelo Pellicanó e Paolo Cantaro, il direttore sanitario dell’Asp Franco Luca con Giuseppe Spampinato, dirigente dello staff del manager dell’Azienda sanitaria provinciale, e il direttore amministrativo del “Garibaldi” Giovanni Annino.
L’assessore Gucciardi s’è soffermato sulle carenze di organico, annunciando che “entro fine mese tutti i concorsi saranno sbloccati sulla base del piano triennale del fabbisogno, stabilito Azienda per Azienda dai direttori generali”. L’assessore ha anche assicurato che “tutte le strutture sanitarie, prima delle ferie estive, saranno messe nelle condizioni di reclutare il personale necessario”.
Nel suo intervento il segretario regionale della Uil Claudio Barone, a Catania insieme al segretario regionale Uil Fpl Enzo Tango, ha dichiarato: “La sanità siciliana continua ad avere la febbre alta. Gli sforzi dell’assessore regionale Gucciardi per sbloccare le assunzioni hanno avuto, infatti, risultati solo parziali. La sanità siciliana avrebbe tutte le carte in regola per essere eccellente vista l’alta professionalità di medici e paramedici ma a tutt’oggi rimane insoddisfacente. La Uil Sicilia, adesso, vuole avviare una riflessione sulla sanità catanese e siciliana da consegnare al futuro governo regionale”.
Presente l’assessore comunale Salvo Di Salvo, i segretari provinciali di Uil e Uil Fpl Fortunato Parisi e Stefano Passarello hanno ribadito la denuncia sulle “interminabili, odiose, liste d’attesa che sono ormai un male cronico del servizio sanitario catanese”.
“L’attività di ambulatorio e diagnosi – hanno concluso – va garantita in tempi adeguati ai bisogni dei pazienti. Che certo non possono aspettare mesi per una prestazione! Al sindaco Enzo Bianco diamo atto di avere istituito lo scorso anno, ascoltando anche la nostra protesta e il nostro appello, un tavolo di monitoraggio sul fenomeno. Oggi, però, dobbiamo dire che non si vedono miglioramenti. Esistono disservizi gravissimi, imputabili soprattutto alle carenze di personale. Intanto, restano sempre senza risposta concreta i nostri solleciti per l’avvio del Centro di Prenotazione Unificato”.
Commenta con Facebook