- Elezioni amministrative, ballottaggio vincente per Fabio Mancuso ad Adrano
- Batte Carmelo Pellegriti
- Nei giorni scorsi Pellegriti ha ricevuto delle minacce, solidarietà dal mondo politico
Ad Adrano, ai ballottaggi per l’elezione del sindaco vittoria per Fabio Mancuso appoggiato da liste civiche con il 50,47% dei voti e ha battuto Carmelo Pellegriti appoggiato da Fdi e Udc. Al primo turno Pellegriti ha ottenuto il 39% e Mancuso il 29% dei voti
Chi è Carmelo Pellegriti
Al primo turno delle elezioni, Carmelo Pellegriti aveva ottenuto 7.423 voti, pari al 39,14% delle preferenze.
Il suo slogan elettorale è stato “Mettiamoci il cuore”.
A sostenerlo Fratelli d’Italia, l’Udc e tre liste civiche.
Nei giorni scorsi Pellegriti aveva ricevuto minacce da due persone, denunciate, che in una chat su WhatsApp avrebbero espresso la volontà di minare la sua incolumità.
Le stesse forze dell’ordine avevano comunicato al candidato sindaco di Adrano quanto successo.
Le forze politiche siciliane hanno espresso a Pellegriti la loro solidarietà. Il governatore Musumeci ha parlato di “un clima di odio e violenza preoccupante”.
Chi è Fabio Mancuso
Al primo turno delle elezioni Fabio Mancuso aveva ottenuto 5.501 voti, pari al 29,01% delle preferenze.
Ex maresciallo (poi dimessosi dalle Fiamme Gialle), già sindaco di Adrano dal 2000 al 2008 con il centrodestra, sostenuto dalle liste civiche “Rinasce Adrano”, “Adraniti sempre” e “Movimento per Adrano”. Da giugno Mancuso è entrato a far parte del gruppo di lavoro dell’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, per cui sono in molti a pensare che Mancuso possa essere un sindaco realmente vicino ai bisogni della gente.
Sul sito internet di Mancuso campeggia una frase di W.Churchill: “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.
Il 15 ottobre aveva ufficializzato l’alleanza con Agatino Perni, il candidato sindaco giunto terzo con quasi il 20% dei consensi. Adrano è l’unico comune del Catanese andato al turno di ballottaggio.
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