Enac e SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania, sono al lavoro per migliorare progressivamente l’operatività dello scalo attualmente limitata a causa dell’incendio che, nella serata del 16 luglio, ha coinvolto una parte del Terminal A dell’aerostazione.
Nello specifico, in coordinamento con la Protezione Civile, è in fase di realizzazione una tensostruttura che permetterà di aumentare la capienza del Terminal C e di conseguenza il numero di voli operati ogni ora, nonché di agevolare l’attesa e le operazioni di imbarco.
A breve, dunque, il numero dei voli in partenza sarà aumentato dagli attuali 2 all’ora a 4 e, successivamente, fino a 7 l’ora.
Il tavolo tecnico e la situazione
Nel frattempo, grazie alla collaborazione con il Prefetto Maria Carmela Librizzi e con il Governatore Renato Schifani, che ha richiamato tutti al senso di responsabilità comune per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, è entrato a regime il sistema di trasferimento con navette dei passeggeri verso gli scali di Comiso, Palermo e Trapani: il servizio proseguirà nei prossimi giorni.
La risposta alla Gesap
In particolare, in conformità alle dichiarazioni del Presidente Schifani che ha stigmatizzato la decisione della società Gesap di Palermo di limitare l’utilizzo del proprio scalo, l’Enac rivendica il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania.
Al contempo, infine, verrà adottato un Notam (Notice to Airmen – avviso ai naviganti) di chiusura del Terminal A per ulteriori 5 giorni per favorire una migliore comunicazione con i passeggeri che potranno avere precise indicazioni sulla riprotezione dei voli.
Il caso Palermo
“Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo che, senza un doveroso confronto con gli organi di controllo, ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale in quanti hanno scelto di trovare in Sicilia, simbolo dell’accoglienza, un luogo ideale per le vacanze”.
Lo dichiara il presidente della Regione Renato Schifani, commentando le affermazioni del direttore generale della Gesap, la società di gestione dello scalo “Falcone-Borsellino”.
Le parole (dure) del governatore
“In un momento in cui il sistema dei trasporti aerei in Sicilia – continua il governatore dell’Isola – è fortemente messo a rischio, dopo l’incendio che ha parzialmente danneggiato lo scalo di Fontanarossa, condizionando non solo la mobilità dei cittadini, ma anche incidendo fortemente in un comparto vitale dell’economia siciliana come quello turistico, non può che richiamarsi tutto il sistema della mobilità a porre in essere ogni sforzo necessario a superare la criticità del momento, in una logica di leale collaborazione istituzionale”.
“La Regione, da subito – prosegue ancora Schifani – ha istituito una task-force di emergenza per potenziare e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania e messo a disposizione tutte le strutture di propria competenza come l’Ast, cui va pubblicamente il mio plauso. Voglio richiamare tutti – conclude il presidente della Regione – al senso di responsabilità comune e vigilerò su atteggiamenti e decisioni unilaterali lontani dallo spirito di cooperazione sociale che possano arrecare grave pregiudizio al superamento dei disagi di questi giorni”.
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