Un incremento dell’attività stromboliana al cratere di Sud-Est dell’Etna è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Il fenomeno è accompagnato da un modesto trabocco lavico dalla sella del Sud-Est, che rimane confinato nella sella del suo cratere. Dal modello previsionale della dispersione delle ceneri vulcaniche, la simulazione dell’eventuale dispersione delle ceneri vulcaniche indica una direzione Est-Sud-Est
. Dalla notte scorsa il tremore vulcanico, che segnala la risalita di magma nei condotti interni dell’Etna, ha mostrato un deciso incremento raggiungendo valori alti alle 10. Le localizzazioni della sorgente del tremore si sono progressivamente spostate in corrispondenza del cratere di Sud-Est, a una profondità di circa 2.900 metri sul livello del mare.I segnali delle reti Gnss e clinometrica non mostrano allo stato attuale variazione di rilievo. Il bollettino di allerta per il volo diramato dall’Ingv resta arancione. L’attuale fase eruttiva dell’Etna, al momento, non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
La tragedia sull’Etna
sull’Etna quando i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, allertati dalla Centrale Operativa del 118, sono intervenuti per soccorrere un turista toscano colto da malore mentre si trovava in escursione di gruppo a quota 2.800 metri, nella zona dell’osservatorio astronomico sul versante nord del vulcano.
L’uomo però, un sessantenne di cui ancora non si conoscono le generalità, non ce l’ha fatta. Dopo averlo trasportato fino agli impianti turistici di Piano Provenzana, i soccorritori hanno tentato di rianimarlo con ausilio di defibrillatore ma, nonostante l’immediato intervento dei tecnici e dei sanitari 118, per il turista non c’è stato nulla da fare.
Paura su Monte Cofano, escursionista bloccata a 100 metri di altezza
Storia a lieto fine, invece, quella di qualche giorno giorno fa a Monte Cofano, nel Trapanese. Una turista tedesca bloccata lungo la parete rocciosa. Complesso intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare per recuperare l’escursionista tedesca rimasta bloccata a 100 metri d’altezza.
La donna, 29 anni, dopo avere raggiunto da sola e con abbigliamento inadatto la cima del Monte, per scendere si è avventurata lungo piccoli terrazzi che in breve l’hanno portata in piena parete. E’ scivolata ed è riuscita ad fermarsi su un piccolo pendio, dove ha iniziato a fare segnali luminosi col cellulare. I segnali sono stati individuati dall’associazione di volontariato Sos Valderice, impegnata ad effettuare sorveglianza antincendio che ha lanciato l’allarme al 112. In zona era presente un elicottero dell’Aeronautica Militare in attività addestrativa, che è stato indirizzato verso le luci.
A sua volta la centrale del 118, trattandosi di un intervento in ambiente impervio, ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino che ha fatto partire due squadre via terra e, per garantire la rapidità del recupero in una zona impervia e al buio, ha chiesto l’ausilio dell’Aeronautica Militare. Gli uomini del Soccorso Alpino hanno raggiunto “Baglio Cofano” dove è stato individuato il punto di incontro con l’elicottero.
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