Doveva essere il simbolo del riscatto per il quartiere periferico di San Giovanni Galermo, ma oggi è lo specchio di una legalità distrutta.
Piazza ‘Beppe Montana’, a pochi passi da via Capo Passero, per anni crocevia dello spaccio di droga, inaugurata nel mese di marzo 2015 è stata vandalizzata. La targa di marmo e il murales dedicato al commissario di polizia ucciso nel 1985 dalla mafia sono state danneggiati. E i tombini sono stati rubati.
Eppure, quello di Beppe Montana, a cui l’amministrazione comunale etnea ha dedicato quegli spazi a verde doveva essere un esempio da seguire, ma anche un punto di partenza per lo sviluppo sociale e culturale del quartiere periferico.
A denunciare gli atti vandalici è stato Giuseppe Zingale, vice presidente della IV Municipalità “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”.
“Continuano gli atti ignobili – ha detto Zingales – contro uno dei principali simboli di legalità nel nostro territorio. I raid vandalici rappresentano un atto criminale che va combattuto con la legalità e la collaborazione di tutte le componenti sociali del nostro quartiere. Ci adopereremo in tutti i modi affinchè la piazza intitolata al commissario di polizia ucciso dalla Mafia venga recuperata e protetta da altri raid vandalici. Sono stati danneggiati anche la targa marmorea e il murales dedicato al commissario”.
“In quartiere è già tristemente famoso per lo spaccio di droga – ha concluso Zingale – le discariche abusive ed i furti. Non vogliamo, quindi, che Trappeto Nord finisca ancora nel mirino dei luoghi comuni e dei pregiudizi. I tombini spariti in tutta l’area sono un segnale ben preciso di come la piazza rischi di restare al buio per eventuali furti di rame dall’impianto elettrico. Uno scenario da evitare assolutamente ecco perchè convocheremo una conferenza dei servizi il prima possibile per cercare di proteggere la struttura da altri attacchi teppistici”.
Per Erio Buceti, consigliere della IV Municipalità “la struttura non è sicura perchè mancano gli adeguati controlli. Il raid rappresenta, ancora una volta – continua Buceti – un’offesa per la gente onesta della nostra municipalità e un atto insopportabile non solo per le istituzioni politiche e sociali, che lavorano nel quartiere, ma soprattutto per la famiglia del commissario di polizia, a cui è intitolato questo luogo, morto per la legalità”.
In qualità di consigliere della IV circoscrizione Buceti “chiede con forza al sindaco Bianco che questo tipo di episodi non si ripetano più e che la piazza non sprofondi in un triste passato quando, in tutta la municipalità, era conosciuta come la “Piazza della Vergogna”. Per quanto duro e spiacevole non ci fermeremo davanti a quello che, a tutti gli effetti, rappresenta un atto intimidatorio verso coloro che lottano per il riscatto di Trappeto Nord. Persone che fanno tutto il possibile affinchè questo non sia più il quartiere dello spaccio di droga e dell’illegalità ma un luogo dove le famiglie possono riappropriarsi degli spazi di aggregazione sociale. Evidentemente questo progetto di legalità e coscienza civica a qualcuno continua a dare fastidio perché trae precisi vantaggi dal degrado, dal teppismo e dall’abbandono del rione”.