Catania

Assolto Luca Sammartino, non ci fu corruzione elettorale

Assolto dall’accusa di corruzione elettorale l’ex vice presidente della Regione siciliana, il deputato della Lega Luca Sammartino. Lo ha deciso oggi pomeriggio il tribunale di Catania che ha pronunciato la sentenza con la formula “Perché il fatto non sussiste”.

Non si tratta, però, dell’inchiesta Pandora, quella che ha portato alla sospensione dai pubblici uffici di Sammartino ma di un’altra inchiesta che lo vedeva imputato di una corruzione elettorale che sarebbe avvenuta durante la campagna elettorale per le regionali del 2017.

Assolto con la medesima formula anche l’altro imputato di questa inchiesta: Girolamo Brancato.

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L’accusa

L’accusa sosteneva che Sammartino, proprio alle regionali del 2017, avrebbe ottenuto un pacchetto di voi in cambio dello spostamento di una cabina telefonica che sorgeva di fronte alla pizzeria di Brancato a Mascalucia. Ma il fatto, per il tribunale, non sussiste.

Il commento di Sammartino

“Pur dispiaciuto per il calvario politico e umano che ho dovuto subire in questi anni, dopo la sentenza di assoluzione sono soprattutto soddisfatto per l’esito di questa dolorosa vicenda, che ho affrontato con la consueta coerenza, dimostrando, nei fatti e non a parole, la fiducia nella magistratura. Un grazie particolare ai miei avvocati Carmelo Peluso e Giovanna Vinci” ha commentato poco dopo il deputato regionale della Lega.

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Secondo successo giudiziario

E’ il secondo successo giudiziario che incassa il deputato della lega che nei mesi scorsi aveva ottenuto dalla Cassazione l’annullamento della sospensione dai pubblici uffici che era stato emanato dal Tribunale su richiesta della Procura e confermato in appello nell’ambito dell’inchiesta Pandora. Anche in questa indagine Sammartino è accusato di corruzione. Una accusa che ha sempre respinto.

Il ricorso

Il ricorso, presentato ad agosto dall’avvocato Carmelo Peluso, contestava la decisione del Tribunale della Libertà che, il 16 luglio, aveva confermato la sospensione di un anno disposta dal GIP.

La Cassazione in questo secondo procedimento, ha disposto, a fine novembre scorso, una nuova analisi dei fatti e rinviato il caso a una diversa sezione del Tribunale del Riesame di Catania, che dovrà nuovamente valutare la posizione di Sammartino. L’ex vicepresidente della Regione, nel frattempo è stato rinviato a giudizio e il processo inizierà a marzo.L’inchiesta Pandora vede coinvolti 27 imputati accusati a vario titolo di corruzione, voto di scambio politico-mafioso e concorso esterno in associazione mafiosa. Sammartino, in base alle accuse, deve rispondere di due episodi di corruzione.

Le reazioni all’assoluzione odierna

“La sentenza di assoluzione per Luca Sammartino ‘perché il fatto non sussiste’ è il giusto epilogo nei confronti di una persona corretta che ha sempre operato con impegno e trasparenza. Anche oggi, sono i fatti a parlare e, finalmente, a mostrare la realtà. Un abbraccio a Luca per quello che ingiustamente ha subito e provato in questo periodo” commenta il senatore siciliano della Lega Nino Germanà, commissario regionale del partito.

“Apprendiamo con soddisfazione dell’assoluzione del collega Luca Sammartino nel processo di Catania. Eravamo convinti della liceità dei suoi comportamenti e sin dall’inizio delle indagini abbiamo manifestato la nostra solidarietà al collega e, al contempo ritenuto che nella fase dibattimentale le accuse sarebbero cadute. Oggi siamo contenti per l’esito del processo che restituisce serenità ad un politico che si è sempre speso per gli interessi generali della Sicilia, con un impegno continuo e forte nel risolvere problematiche della regione, avendo sempre le l’obiettivo dello sviluppo della Sicilia e il riscatto di questa terra fortemente penalizzata dal divario infrastrutturale e dalla condizione di insularità. Sammartino è stato sempre un punto di rifornimento per la nostra comunità politica e a lui riconosciamo la capacità e la determinazione nel continuare un’azione politica che condividiamo pienamente” scrivono, invece, i deputati regionali della Lega Salvo Geraci, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia, e Mimmo Turano.

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