Continuano i controlli a Catania da parte della Polizia di Stato per fronteggiare l’emergenza sanitaria e per garantire il rispetto delle norme in materia di contenimento. Venerdì sera, sabato sera e domenica scorsa sono stati effettuati servizi nelle zone di via del Rotolo–piazza Nettuno. In tutto, 3 autocarri adibiti alla vendita di panini sono stati controllati e 2 titolari sono stati verbalizzati per irregolarità sul suolo pubblico e per il terzo ci sono accertamenti in corso. Altrettanta attenzione è stata dedicata alle zone di via Gemmellaro, via Santa Filomena e piazza Teatro Massimo, dove sono stati diversi gli esercizi controllati. Da “Old WOOD” è stato riscontrato un allaccio abusivo alla rete idrica comunale.
Focus sempre attivo anche sulle zone della movida: via santa Filomena, via Gemmellaro, via Pacini, piazza Carlo Alberto e aree limitrofe. Qui su 16 locali posti ad accertamento soltanto 3 sono risultati indenni da rilievi di profilo amministrativo. Tutti i controlli effettuati in queste aree, nel periodo ricompreso tra il 12 giugno e il 2 ottobre, hanno visto la Polizia di Stato impegnata nell’accertamento di violazioni circa l’uso della mascherina, per la violazione delle norme “antiassembramento”, per l’occupazione abusiva di suolo pubblico, per la mancanza di SCIA. In totale sono state 3 le attività chiuse temporaneamente ai sensi della normativa antiCovid-19.
Chiusure più “sostanziose” sono state, invece, quelle disposte dal Questore Della Cioppa attraverso l’adozione dell’art. 100 TULPS, che ha riguardato esercizi pubblici ricadenti nell’area “classica” della Movida e in quella di via Gemmellaro. Proprio in questa zona, infatti, il “Sabor Latino” è stato ripetutamente oggetto di accertamenti e, dopo i primi controlli che hanno comportato chiusure per 5 e per 15 giorni, ne è seguito un altro che ha indotto l’Autorità Provinciale ad adottare l’eccezionale misura di chiusura per 30 giorni, vista la reiterata condotta illegale del titolare imponeva l’applicazione dell’art. 100 TULPS, a tutela della sicurezza dei cittadini. Identico motivo e identica ostinatezza per la chiusura che ha interessato il pub “Area 51″, anch’esso chiuso per ben 3 volte, con identica progressione di durata: per 5, per 15 e per 30 giorni. Nei riguardi di quest’ultimo esercizio, la Questura ha chiesto al Comune la revoca definitiva della licenza.
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