Un uomo di 35 anni, residente a Riposto e con precedenti penali, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. L’uomo, secondo le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Riposto e coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, avrebbe sottoposto i propri genitori anziani a continue vessazioni e richieste di denaro, motivate dalla sua tossicodipendenza. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Anni di ricatti e violenze aggravate

Le indagini, condotte dal pool di magistrati specializzati in reati di violenza di genere, hanno ricostruito un quadro di violenze domestiche protratto per anni e peggiorato a partire da maggio 2024. Da tempo, la famiglia era vittima dei ricatti del figlio che, dipendente dalla droga, esigeva quotidianamente somme di denaro per alimentare la sua dipendenza. Dalla scorsa primavera, la situazione è degenerata ulteriormente, con l’uomo che non si limitava più alle richieste di denaro, ma ricorreva anche alla violenza fisica, danneggiando oggetti domestici e aggredendo i genitori.

Aggressioni fisiche e minacce di morte

In un’occasione, il 35enne avrebbe spinto il padre 72enne, provocandone la caduta, dopo che quest’ultimo si era opposto all’ennesima richiesta di denaro. Le aggressioni non avrebbero risparmiato nemmeno la zia 80enne, disabile e convivente con la famiglia. L’escalation di violenza ha raggiunto il culmine nei primi giorni di settembre, quando l’uomo, di fronte al rifiuto del padre di consegnargli altro denaro, lo avrebbe colpito al volto, facendo cadere gli apparecchi acustici dell’anziano, e minacciandolo di morte.

La denuncia e l’arresto

Stremata dalle continue violenze e minacce, la coppia di anziani ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri, denunciando il figlio. La denuncia ha permesso agli investigatori di raccogliere prove dettagliate e complete sulle condotte violente ed estorsive dell’uomo. Sulla base delle prove raccolte e presentate all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri della Compagnia di Giarre, è stata emessa la misura cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Riposto.

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