Quattro arresti per furti di varia natura a cavallo tra le province di Catania e Messina. In tre distinte operazioni i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi dei malintenzionati a cui è saltato il piano criminale. Scoperti furti di un’arma, di numerosi climatizzatori e di attrezzi agricoli.
I carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, coadiuvati dai colleghi del nucleo cinofili di Nicolosi, hanno arrestato in flagranza di reato M.A., 36enne di Barcellona Pozzo di Gotto, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione illegale di una pistola rubata e del munizionamento nonché per ricettazione. Nel corso dei servizi di controllo del territorio, i militari della sezione operativa avevano notato dei movimenti sospetti di persone nei pressi dell’abitazione dell’uomo. Sono stati predisposti dei servizi di osservazione che hanno confermato l’ipotesi che all’interno dell’abitazione potesse essere detenuta della sostanza stupefacente. È stato predisposto uno specifico servizio antidroga ed i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell’abitazione. Mentre veniva eseguito il controllo il cane “Athos” veniva attratto dalla zona del bagno. Il fiuto dell’unità cinofila permetteva di individuare, occultato dietro la lavatrice, un involucro di plastica contenente una pistola marca Beretta calibro 6,35 con caricatore e relativo munizionamento, risultati oggetto di furto in abitazione. Dagli accertamenti l’arma è infatti risultata in seguito a un furto commesso nel 1988. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e la pistola è stata inviata al reparto di investigazioni scientifiche di Messina per le analisi tecnico-balistiche. M.A. ha avuto i domiciliari.
I carabinieri della tenenza di Misterbianco hanno arrestato invece in flagranza un 51enne con l’accusa di furto aggravato in concorso. La centrale operativa aveva ricevuto la segnalazione di un addetto alla vigilanza di un noto punto vendita di materiale edile ed elettrico, in un centro commerciale della zona, che informava l’operatore del verosimile furto in atto di un consistente numero di climatizzatori da parte di due uomini. La pattuglia si è immediatamente recata sul posto e, grazie alla veloce indicazione del dipendente della rivendita, hanno notato un uomo che stava allontanandosi a bordo di un’Opel Corsa sulla quale, insieme ad un complice già fuggito alla vista della gazzella, aveva precedentemente caricato tre climatizzatori. Il 51enne è stato subito bloccato dai militari che hanno poi constatato, nel parcheggio riservato ai disabili davanti l’ingresso del punto vendita, la presenza di tre carrelli sui quali erano stati posti complessivamente ben 13 climatizzatori del costo di circa 450 euro ciascuno. L’arrestato, come accertato, insieme al complice, aveva paventato ai dipendenti l’acquisto degli elettrodomestici dietro un’agevolazione fiscale e, sfruttando tale escamotage, era riuscito ad impadronirsi degli apparecchi guadagnandosi l’uscita senza pagarli ma, purtroppo per lui, aveva suscitato la perplessità di uno di loro che, subodorando la truffa, si è immediatamente rivolto ai carabinieri.
I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia, insieme ai colleghi della stazione di Acireale, a Trecastagni hanno arrestato nella flagranza un 28enne ed un 40enne di San Pietro Clarenza perché responsabili di furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Intorno alla mezzanotte un automobilista, transitando per la via Catania, ha notato la presenza dei due che si erano introdotti all’interno di una villetta in costruzione e, pertanto, ha chiamato la centrale operativa. L’equipaggio del nucleo radiomobile ha sorpreso i due che si aggiravano all’interno dell’abitazione, bloccandoli e sottoponendoli a perquisizione a seguito della quale hanno scoperto che uno di loro aveva in tasca un coltello a serramanico di genere vietato. I due ladri stavano rubando vari attrezzi edili ed utensili elettrici all’interno del cantiere. Quindi i militari, successivamente coadiuvati dai colleghi della stazione di Acireale, hanno accertato che entrambi si erano introdotti nel cantiere attraverso il taglio della rete perimetrale. Ad essere trovata una Renault Clio, risultata di proprietà di uno di loro, al cui interno hanno trovato una grande quantità di attrezzature edili. Ispezionata anche un’attigua villetta in costruzione e si è verificato l’effrazione di una porta in metallo da dove, allo stesso modo, erano stati rubati altri attrezzi.