I carabinieri della sezione radiomobile di Gravina di Catania, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato a San Pietro Clarenza, un 50enne pregiudicato, residente a Belpasso, per “atti persecutori”. In particolare, erano circa le 16:00 quando la centrale operativa di Gravina, ricevuta la richiesta di aiuto di una signora che era stata appena minacciata dall’ex marito che era riuscito a entrare in casa rompendo a calci la porta, ha subito inviato una gazzella dell’Arma, già impiegata in un servizio di prevenzione dei reati in genere, presso l’abitazione della donna.

Le urla contro la donna

I militari, giunti subito sul posto, hanno evitato il peggio. Entrati nella villa, si sono trovati di fronte all’uomo che stava parlando con alcuni vicini, intervenuti dopo aver sentito le urla della donna, una 41enne del posto. Lei, invece, appena ha visto i militari è uscita di casa e li ha raggiunti in strada, rassicurata dalla loro presenza, iniziando così a raccontare di essere stata insultata e minacciata dall’ex durante una lite telefonica, in seguito alla quale lui l’aveva raggiunta in casa, dove si trovava con i 2 figli minorenni e un’amica.

In particolare, la vittima e la testimone hanno riferito ai militari che l’uomo aveva rotto la porta di ingresso dell’abitazione a calci, con il chiaro intento di aggredire la ex: “Apri questa porta che ti scanno, ti ammazzo, ti scippo la testa!”. A quel punto la donna si era rifugiata in un’altra stanza, chiusa da un cancelletto in ferro, mentre i figli tentavano di calmare il padre, senza però riuscirci perché il 50 enne, in preda ad una furia incontenibile, non potendo raggiungere la signora, iniziava a rompere oggetti in casa, scaraventando anche in terra il televisore della cucina.

La terribile storia

In effetti, quando la pattuglia ha ispezionato la casa, si è accorta che recava ancora i segni della furiosa reazione, con sopramobili rotti e disseminati ovunque sul pavimento e impronte di calci sulle porte delle stanze, oltre al monitor della tv in frantumi.

Sentendosi ormai al sicuro grazie alla presenza dei militari dell’Arma, la signora ha iniziato a sfogarsi, raccontando la sua storia, che durava ormai da 6 anni, ovvero da quando la coppia si era separata e lui era andato a vivere in un’altra abitazione, durante i quali il marito aveva sempre cercato di intromettersi nella sua vita, appostandosi nei pressi della casa coniugale per accertarsi delle sue frequentazioni e creandole problemi per la gestione dei figli, insultandola e minacciandola continuamente. Raccolti, dunque, tutti gli elementi di prova a carico dell’aggressore, i carabinieri lo hanno arrestato e posto a disposizione dell’Autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto e ordinato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il furto di uno scooter

I carabinieri di piazza Dante hanno denunciato un catanese 41enne perché responsabile di ricettazione. Intorno alle 10.30 di ieri la pattuglia della stazione, mentre percorreva la via Stella Polare ha notato la presenza del 41enne a bordo di uno scooter Kymco People fermo a margine della carreggiata, il quale, istintivamente al loro passaggio, ha sviato lo sguardo, cercando di allontanarsi a bordo del suo motociclo.

Altrettanto immediata la reazione dei carabinieri, che hanno reso vano il suo tentativo sbarrandogli la strada con l’autovettura di servizio, procedendo quindi al suo controllo. L’uomo era privo di documenti ma comunicava le proprie generalità, cosa che ha consentito ai militari, sentita via radio la centrale operativa, di accertare come l’uomo risultava con una lunga sfilza di precedenti penali soprattutto per reati contro il patrimonio. Quindi, quest’ultimo è stato sottoposto ad una perquisizione a seguito della quale i militari, nella tasca dei suoi jeans, hanno trovato due dosi di crack che gli sono valse la segnalazione alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti.

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