Furti di acqua da parte di furbetti che non volevano saperne di pagare le bollette. Ad essere stati scoperti dei bypass ai contatori idrici con allaccio diretto alla rete. E’ quanto accertato nel Catanese dai carabinieri, fiancheggiati da tecnici della società idrica. Si tratta dell’ennesima operazione di questo tipo che viene organizzata nel territorio.
Ad intervenire sono stati i carabinieri della stazione di Adrano, nell’ambito del territorio di competenza, insieme a personale dell’Acoset, la società che gestisce il servizio idrico. Ad essere stati effettuati diversi interventi mirati al contrasto del diffuso fenomeno delle truffe ai gestori di forniture del servizio idrico, solitamente effettuati mediante allacci abusivi diretti alla rete pubblica.
I militari si sono presentati per le operazioni di verifica, tra le altre, presso le abitazioni ubicate in pieno centro urbano di una 51enne, una 45enne, una 43enne e di un 30enne, tutti di Adrano. Qui il personale dell’Acoset, a conclusione dei riscontri per ciascuna utenza, ha avuto modo di accertare per le loro abitazioni l’applicazione del “bypass” al contatore con allaccio manomesso e collegamento diretto alla rete pubblica, stimando ingenti danni economici per la società erogatrice del servizio. Per i quattro, che pensavano di continuare ad usufruire del servizio idrico gratuitamente, è quindi inevitabilmente scattata la denuncia per furto aggravato.
Da tempo nell’intera provincia Catanese sono in corso dei controlli per contrastare il fenomeno molto diffuso dei furti di acqua. Appena qualche giorno fa una persona è stata denunciata per furto di acqua. E’ stato scoperto per l’esattezza a Ramacca in località vallone Pezzotto Lemmiso. A procedere gli agenti del Noras, il nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia, che hanno rilevato un’attività sospetta nei pressi di questo vallone. In particolare è stata individuata una pompa ad immersione che intercettava l’acqua per portarla a una distanza di circa 900 metri in un fondo privato.
Nell’aprile scorso i carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa, supportati dal 12° reggimento Sicilia, hanno effettuato numerose verifiche, insieme al personale tecnico dell’Acoset, per contrastare il diffuso fenomeno delle truffe ai gestori di forniture del servizio idrico mediante allacci abusivi diretti alla rete pubblica. Contatori fermi e acqua dai rubinetti per quattro abitazioni ubicate in via Don Carlo Gnocchi laddove i carabinieri hanno denunciato i proprietari per furto aggravato. In particolare, una 65enne, un 63enne, un uomo ed una donna di 45 anni, tutti catanesi, hanno pensato di applicare il classico bypass al contatore dell’acqua dell’abitazione evitando così il ‘fastidio’ di pagare la bolletta all’Acoset i cui tecnici hanno stimato ingenti danni economici per la società erogatrice del servizio.